Ruba per fare il falò: assolta nigeriana

Terni: aveva preso un cassetto di legno dall’isola ecologica dello stadio per bruciarlo. Il giudice ha riconosciuto la ‘tenuità del fatto’

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Fredda come lo può essere una notte di inizio febbraio: per trovare qualche pezzo di legno da bruciare, per scaldarsi, era entrata insieme ad altre ‘colleghe’ nell’isola ecologica Asm del foro Boario. Qualcuno, stanco del degrado e dei falò accesi dalle prostitute nell’area, aveva chiamato la Volante che era intervenuta, denunciando la donna.

Sulla strada Quest’ultima, 29enne della Nigeria, era stata ‘sorpresa’ dagli agenti all’interno dell’area e con in mano un cassetto di un vecchio comodino di legno, finito fra i rifiuti. Voleva bruciarlo per difendersi dal gelo della notte, lei giunta lì come ogni giorno, in treno da Roma, per prostituirsi. Alla fine era riuscita a scaldarsi, ma nelle stanze della questura dove l’avevano condotta per l’identificazione e la successiva denuncia.

Assolta Per l’episodio, datato febbraio 2014, la 29enne è finita a processo e lunedì mattina il tribunale di Terni l’ha assolta per la ‘particolare tenuità del fatto’, ritenuto di modesta entità. La donna era difesa d’ufficio dall’avvocato Arnaldo Sebastiani.

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