Serie B, Rino Gattuso: «Pisa, me ne vado»

Il tecnico si è dimesso e non incrocerà il cammino della squadra che lo ha lanciato come calciatore – il Perugia – e di quella che avrebbe potuto allenare, la Ternana

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Uno mica diventa ‘ringhio’ per caso: «Qui si è ampiamente passato il segno. Problemi nuovi e quotidiani hanno continuato ad assommarsi, da quando la squadra ha cominciato la preparazione per il campionato. Ora le ambiguità all’interno del club e nella sua gestione hanno decisamente oltrepassato il limite. Avevo sperato che la situazione si potesse superare attraverso il lavoro sul campo e la dedizione. Ho purtroppo dovuto constatare che la mia era un’illusione: senza organizzazione e senza programmazione non è possibile porsi obiettivi seri, concreti e realistici».

‘Ringhio’ lascia Gennaro ‘ringhio’ Gattuso non ha fatto i complimenti e, dopo aver deciso di lasciare il Pisa, squadra che il tecnico ha guidato alla promozione dalla Lega Pro alla Serie B, ha diramato una nota durissima: «Con questa società non si può lavorare: rassegno le mie dimissioni irrevocabili insieme a tutto lo staff. L’attuale condizione del club non offre alcuna prospettiva. Vivere alla giornata, tirando a campare in attesa di chissà quale nuovo imprevisto, non appartiene al mio modo di interpretare gli impegni che mi assumo. Fare finta di niente sarebbe stato un atto irresponsabile, soprattutto nei confronti della città e dei tifosi, che non lo meritano. Io ho una sola parola, a differenza di chi aveva promesso ai tifosi del Pisa e a Pisa un impegno che non è stato in grado di mantenere o non ha voluto mantenere».

Perugia e Ternana Curioso il ‘quasi’ incrocio di Gattuso con Perugia e Ternana, che avrebbe dovuto affrontare da avversarie: a dodici anni, infatti, scartato dal Bologna ad un provino, è stato scelto dal Perugia, dove ha avuto inizio la sua carriera. Con il ‘Grifo’ ha debuttato in Serie B a 17 anni e in Serie A a 18, il 22 dicembre 1996 contro il Bologna. Con la Primavera, invece, ha vinto due scudetti consecutivi: il primo nel 1995-1996, segnando la prima rete del Perugia nella finale contro il Parma e il secondo nel 1996-1997, torneo del quale è stato nominato anche miglior giocatore. Alla Ternana, invece, è stato a più riprese ‘indicato’ come possibile allenatore.

 

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