Sisma centro Italia, l’enigma delle ‘casette’

Sono 1.865 – per ora, visto che il fabbisogno stimato è già salito a 3.200 – quelle occorrenti. Solo in Umbria, e in parte nel Lazio, si stanno consegnando

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Sono 1.865 – per ora, visto che il fabbisogno stimato è già salito a 3.200 – le ‘casette’ (tecnicamente Sae, soluzioni abitative emergenziali) per le quali è già stata decisa la costruzione e l’istallazione, in tutto il centro Italia dilaniato dal terremoto.

L’Umbria e le altre Di queste, 850 è il quantitativo destinato all’Umbria e la cui realizzazione è stata affidata al consorzio Cns (che opera anche in parte del Lazio) e alle imprese umbre da esso prescelte. Le altre 1.015 sono destinate a Lazio, Marche ed Abruzzo: ma mentre in Umbria – ed in parte nel Lazio – i lavori procedono, nelle altre zone – dove la costruzione delle ‘casette’ è affidata a soggetti diversi – sembra proprio che non sia così. Ma andiamo con ordine.

LE SAE DI SAN PELLEGRINO – LE FOTO

Il villaggio di Norcia

Norcia 38 delle Sae umbre – 20 a Norcia e 18 a San Pellegrino – sono state assegnate ai rispettivi destinatari, mentre le chiavi di altre 153, nella zona industriale di Norcia, potrebbero essere assegnate già nel prossimo fine settimana o, al massimo, entro la prossima. Poi si dovrà stabilire tempi e modi per le successive localizzazioni e urbanizzazioni. Ma il totale del fabbisogno iniziale, le 850 stabilite fino ad oggi, dovrà comunque essere pronto – lo ha garantito anche la presidente Marini – entro l’estate. Comprese le 150 ‘casette’ che dovranno essere realizzate a Cascia e le 50 destinate a Preci.

I moduli Sae di San Pellegrino

I lavori Il consorzio di imprese che sta realizzando le Sae conferma di essere «solo in attesa di conoscere i luoghi nei quali potremo montare i moduli e, come è già avvenuto per le istallazioni realizzate, siamo in grado di rispettare le tempistiche»: tanto che la Regione avrebbe chiesto di poter snellire le procedure relative alle gare con le quali assegnare i lavori di sbancamento e predisposizione delle basi in cemento sulle quali poggiare le Sae. Per l’area industriale di Norcia si sono presentate quasi 300 imprese e questo ha provocato l’allungamento dei tempi lamentato dai cittadini: si ipotizza una procedura ‘ad invito’ per alleggerire le pratiche burocratiche e fare più in fretta.

Cosa succede altrove Detto dell’Umbria, può essere interessante dare un’occhiata fuori dai confini regionali: a parte le Sae di  Amatrice – realizzate dalle stesse imprese incaricate dal Cns che lavorano in Umbria – il consorzio toscano Stabile Arcale è stato incaricato di costruirne 790 in legno e all’emiliana Modulcasa Line ne sono state assegnate altre 225, ma non c’è, in piedi, una sola ‘casetta’.

Lo stato dell’arte Stabile Arcale, che deve realizzarle nelle Marche, ha iniziato nei giorni scorsi i rilievi geologici esecutivi nel Comune di Fiastra, il primo cantiere aperto nell’alto maceratese, mentre ha ricevuto da un paio di settimane un ordinativo di 48 Sae (in legno) per Castelsantangelo sul Nera: 36 per il capoluogo, e 12 per la frazione di Gualdo. Dovrebbe consegnarle entro il mese di giugno. Il sindaco Mauro Falcucci ha spiegato che «una terza area, per 13 Sae, è stata individuata in località Nocria, ma si sta ancora definendo la titolarità degli oneri di una strada di accesso. Per la quarta area di Vallinfante invece – dove ne sono previste 10 – le Sae non arriveranno prima del 2018».

 

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