Telefoni in carcere, altri sequestri a Terni

Gli ultimi sono stati scoperti mercoledì sera a seguito di una perquisizione straordinaria. L’Osapp: «Istituti-colabrodo se non si investe»

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Periodo – periodo? – di telefoni in cella per il carcere di Terni. Nel tardo pomeriggio di mercoledì gli agenti della polizia penitenziaria ternana ne hanno sequestrati altri due, dopo quelli scoperti nei giorni scorsi, individuandoli nei locali della lavanderia presso il reparto ‘media sicurezza’ nell’ambito di una perquisizione straordinaria. Dall’analisi dei contenuti sarà probabilmente possibile risalire ai detenuti-proprietari.

«Sicurezza violata» A dare notizia dell’episodio è Giovanni Cesareo, delegato provinciale di Terni del sindacato Osapp Umbria: «Orma non ci meravigliamo degli istituti-colabrodo – afferma -. La carenza di personale e la disincentivazione fanno sì che i livelli di sicureza negli istituti vengano spesso violati. Quando accaduto al carcere di Terni ne è diretta conseguenza». Nel corso della perquisizione i ‘baschi azzurri’ hanno individuato e sequestrato anche due piccole lime, con le quali – pare – non sarebbe stato possibile segare alcuna sbarra.

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