Ternana, Carbone in panchina: si riparte

Il nuovo allenatore è motivato: «Sarà fondamentale fare gruppo, creare una famiglia. Invito i tifosi a starci vicini, si ricomincia da capo»

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Benito Carbone, allenatore Ternana 2 - 16 agosto 2016

Benito Carbone

Parola d’ordine ‘resettare’ il passato – rappresentato dal ‘duo’ Christian Panucci-Fabrizio Larini – e ripartire, tenendo presenti i principi già affermati dall’amministratore unico Simone Longarini e ribaditi in conferenza stampa dall’ad Stefano Dominicis: «La società è sopra a tutto e tutti. Chi non recepisce ruoli e gerarchie non può far parte di questa organizzazione. Anche per questo abbiamo deciso di mettere un unico punto di riferimento, un allenatore-manager che sia interlocutore unico per la sfera tecnica e il mercato».

Ringraziamenti Il nuovo tecnico-manager, il 45enne reggino Benito Carbone, incassa e ringrazia: «Per me è un privilegio essere qui e ringrazio la Ternana per questa grandissima opportunità. Sono pronto a giocarmi tutto – dice – ma ho le spalle larghe. La società è stata chiara: sono responsabile sia degli aspetti tecnici che del mercato. Ho girato il mondo per un anno e mezzo, aggiornandomi e aspettando un progetto all’altezza. La Ternana mi ha dato questa chance e sono convinto di avere già a disposizione una buona base. In settimana valuterò la situazione e, nel caso, ci muoveremo».

BENITO CARBONE SI PRESENTA – VIDEO

Carbone e lo staff

Carbone e il suo staff

Mercato È lo stesso Carbone a dire che «sono in arrivo due giocatori e uno di questi è un terzino sinistro». Ma poi si ferma lì, per evitare di dare troppe indicazioni alla platea presente. «I ritocchi saranno mirati e prenderemo chi ci serve, per rendere ancora più competitivo un gruppo già buono. Ho un budget che mi soddisfa e in base a quello mi muoverò». Le cessioni arriveranno «solo se saranno i giocatori a chiederle. Per me non si muove nessuno perché reputo tutti importanti. Ma voglio gente motivata e non atleti che restino a Terni controvoglia. In questo caso, non potrei farci nulla e la cessione sarebbe inevitabile».

La ‘base’ «Conosco bene Federico Furlan che ho già allenato a Varese – spiega il trainer rossoverde – ma per me non esistono gerarchie. Tutti sono sullo stesso piano ed è questa la strada giusta per creare un gruppo che sia anche una ‘famiglia’. Questa mattina (primo allenamento al Liberati, ndR) la squadra mi ha dato sensazioni positive. Io punto su tutti perché con me, nessuno è sicuro del posto».

Il ruolo Nella sua esperienza in terra inglese – fortemente voluto dall’ex patron del Cagliari, Massimo Cellino – Benito Carbone ha diretto l’Academy e l’under 21 del Leeds United: «Mi porto dietro questo bagaglio che è essenzialmente manageriale. Ho fatto contratti, purtroppo anche licenziamenti e svolto tutta una serie di compiti che in Italia di norma non vengono affidati agli allenatori. In questo senso avrò tutto sotto controllo».

Stefano Dominicis, Ad Ternana

L’Ad Stefano Dominicis

«Allenamenti aperti a tutti» Per tentare di riavvicinare la piazza, in una fase a dir poco critica del rapporto società-tifosi, Carbone inverte la rotta rispetto al precedessore e punta sulle ‘porte aperte’: «Invito sin da ora i tifosi a seguirci negli allenamenti settimanali che saranno aperti a tutti, ad eccezione della rifinitura. Chiedo alla gente di starci vicina perché da ora parte una nuova fase e per fare bene abbiamo bisogno di sostegno e fiducia». Allenamenti che si svolgeranno tutti sul sintetico – «ho utilizzato questo tipo di terreno per anni e non ho mai avuto alcun problema» – ad eccezione dell’ultima seduta pre-partita, al Liberati.

Tattica e ‘modelli’ Martedì mattina, in campo, Carbone ha provato fra le varie soluzioni anche il 3-5-2: «Ho giocatori che, specie in difesa, hanno buona confidenza con questo modulo. Ora dobbiamo partire dalle certezze e il mio compito è far rendere tutti al massimo. Di certo non gioco ‘all’inglese’, il nostro è un calcio tatticamente più complesso. Ho avuto allenatori importanti, uno su tutti Cesare Prandelli che, oltre ad essere un vero esempio, a Parma mi ha fatto capire che avevo le carte in regola per diventare allenatore».

Antonio Alessandria, allenatore in seconda

Antonio Alessandria, allenatore in seconda

Obiettivi «Per me conta solo la prossima gara, ovvero il Pisa. Di futuro non ha senso parlarne, tanto più che la società non mi ha indicato alcun obiettivo a lunga scadenza, se non quello di fare bene. In Inghilterra ad esempio si ragiona gara per gara. La serie B è un campionato difficilissimo ma possiamo recitare un ruolo importante. In questo senso il gruppo e lo spirito con cui ci alleneremo e andremo in campo, saranno fondamentali. Vi chiedo solo di darmi il tempo di lavorare, abbiate fiducia».

La comunicazione Lo sfogo post-Pordenone di Cristian Panucci era incentrato sull’assenza di ogni tipo di comunicazione fra il tecnico e i vertici societari, nonostante le richieste. Benito Carbone di contro, oltre a non voler esprimersi in alcun modo sul recente passato – ovvero la fase fondamentale della preparazione pre-campionato – è certo di non incontrare difficoltà dal punto di vista dei ‘rapporti’: «Se oggi io e l’amministratore delegato Dominicis siamo seduti qui, è perché abbiamo già chiarito tutto ciò che c’era da chiarire». Insomma, il dialogo sarebbe stato già esaustivo all’atto della firma sul contratto.

Il derby Ternana-Perugia non è una gara come le altre: «E questo lo so – dice Carbone – perché di derby ne ho giocati tanti, da Torino a Milano. Capisco perfettamente che non è una partita qualsiasi e che le motivazioni, gli aspetti psicologici, possono rivelarsi determinati. Per questo li cureremo ancora di più. Di certo, questa squadra non deve avere e non avrà paura di nessuno».

Lo staff Alla presentazione c’era anche il nuovo staff composto da Antonio Alessandria (allenatore in seconda), Marco Bonaiuti (preparatore dei portieri) e Alessandro Scaia (preparatore atletico). Assente per impegni personali il collaboratore tecnico Donato Lomonte.

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