Ternana in bilico, Latina ‘salvato’

Corsa salvezza, il tribunale pontino dà l’ok all’esercizio provvisorio: i neroazzurri termineranno la stagione. Longarini: «Latina? Tutto falso». Parla Coppola

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di S.F.

Da un lato l’isolamento’ a Fiuggi per preparare la sfida di domenica al Trapani, dall’altro uno sguardo in direzione Latina e Roma. Con un comun denominatore: la Ternana, comunque vada alle concorrenti, ha possibilità di salvezza pressoché nulle, con la decisione giunta giovedì dalla sezione fallimentare del tribunale pontino ha evitato di sconvolgere l’andamento del torneo cadetto. Il club di Benedetto Mancini può terminare la stagione: concesso l’esercizio provvisorio con nonima di due ‘curatori’, nonostante il recente parere negativo della procura della Repubblica sul piano presentato dal 51enne romano. Intanto Simone Longarini smentisce – era già successo nell’estate 2016 – l’interesse per il club neroazzurro.

Vincenzo Vivarini con l’ex tecnico rossoverde Carmine Gautieri

Niente B a 21 Il no all’esercizio provvisorio avrebbe provocato una doppia, immediata conseguenza: l’esclusione del Latina dal campionato e, giocoforza, lo 0-3 a favore delle tredici rivali da affrontare da qui al termine della stagione. E a ben vedere quest’eventualità – per la Ternana appena 1 punto su 6 a disposizione con i pontini – non avrebbe favorito così tanto la società di via Aleardi, anzi. In ogni caso senza i tre punti al cospetto del Trapani c’è poco da fare, sperare o dire. Resta in ballo anche il ricorso rossoverde – fulmineo il primo grado, più lunga del previsto la sentenza della corte sportiva d’appello – sul tesseramento biancorosso di Eddy Gnahoré.

LONGARINI E LATINA, GIUGNO 2016: «CERCANO DI LEGITTIMARSI CON IL NOSTRO NOME»

Fabio Liverani al ‘Taddei’

In casa Latina ora si apre il countdown per l’asta d’acquisto di società e titolo sportivo, in programma entro la fine della stagione (intanto è tutto nelle mani del commercialista Vincenzo Loreti e dell’avvocato Luca Pietricola. E a tal proposito l’amministratore unico del club pontino ha voluto stoppare le voci – l’ipotesi di ‘triangolo Lazio-Ternana-Latina con interessamento del ‘patron’ del Leyton Orient, Francesco Becchetti, per una parte delle quote di via Aleardi avanzata dal portale news.superscommesse.it – di volontà d’acquisizione del pacchetto societario dei neroazzurri da parte di Simone Longarini: «Sia Claudio (Lotito, ndr) sia Simone sono amici. Lunedì – le parole a LazioTv – siamo stati insieme tutto il giorno e ci sentiamo tutti i giorni, perché è un rapporto che va al di fuori dal calcio. Mi sento di dire che loro hanno una vicinanza personale e amicizia nel rispettare il lavoro che sto facendo. Ci sentiamo perché loro apprezzano ciò che sto facendo e l’aiuto è più che altro mollare, per non mollare e andare avanti». Aprile mese ‘caldo’ anche per l’Avellino: il Collegio di garanzia dello sport del Coni ha bocciato il ricorso presentato dall’avvocato degli irpini – filone calcioscommesse – in merito ad alcuni errori procedurali (versione campana). Dunque, il 7 aprile, ci sarà il giudizio dopo il rinvio deciso dal Tribunale federale nazionale: si parte dalla richiesta di sette punti di penalizzazione.

L’amministratore unico Simone Longarini

Longarini: «Destabilizzanti»Lo fece già l’anno scorso dopo le prime news sul possibile interessamento per il Latina. E il 32enne romano torna alla ‘carica’ sulla questione: «In riferimento – la nota apparsa sul portale di via Aleardi – alle notizie apparse in questi ultimi giorni su diversi quotidiani cartacei ed online relative ad un mio inserimento nell’organigramma della S.S. Lazio in qualità di direttore generale ed in merito ad un mio interesse nel rilevare le quote del ‘Latina Calcio’ dal tribunale fallimentare smentisco categoricamente  tali affermazioni in quanti false, destabilizzanti, e destituite di qualsiasi fondamento». Un ‘no’ arrivato ad un’ora dal giudizio del tribunale di Latina, tempistica particolare.

Manuel Coppola

Le parole di Coppola Il centrocampista romano, tra i peggiori in campo nel ko casalingo con la Pro Vercelli, ha parlato del momento rossoverde in un’intervista a Sky sport: «In certi casi bisogna stare zitti e faticare. Non ci sono parole che tengono. Siamo tutti responsabili. I tifosi giustamente ci fischiano: abbiamo tutti colpa, noi giocatori per primi. Ci sono stati quattro cambi di allenatore: non possiamo sempre pensare che sia colpa degli altri. Ma nonostante l’ultimo posto in classifica non ho intenzione di mollare. A me me rode più di tutti, non ci dormo la notte. Io non voglio retrocedere. Ma spiegare quello che sta succedendo non è semplice. Con Gautieri ci stavamo allenando, durante la settimana, bene. Poi in campo tutto gira storto, non riusciamo a venire fuori e dobbiamo lavorare. Ora Gautieri non c’è: dobbiamo guardarci in faccia e prenderci tutti le nostre responsabilità. Perché non è detto che siamo spacciati. Dobbiamo andare oltre quello che abbiamo fatto ora e lo dobbiamo fare subito. Per noi e per i nostri tifosi. Gautieri? Non è questo il momento di parlarne, non vorrei proprio. Anzi una cosa la voglio dire: se faccio falli e perché sono un giocatore aggressivo e ho fatto di questo un punto di forza della mia carriera poi magari adesso che le cose nn vanno bene possono sembrare falli di fustrazione ma non è così. L’unica fustrazione che ho e vedere la nostra attuale classifica che vogliamo migliorare. Abbiamo appena iniziato, ci ha fatto una buona impressione, è carico. Ma ribadisco un concetto: se le cose non stanno andando è colpa nostra e spero che il mister tocchi i tasti giusti in ogni uno di noi per farci fare le cose che dobbiamo fare con rabbia e determinazione. Ci sono in ballo delle penalizzazioni e dei fallimenti. E soprattutto c’è in palio la dignità. Per questo dico che i tifosi fanno bene a fischiare: li stiamo deludendo. È una stagione maledetta. Ora non è tempo di processi, di chiacchiere, di parole: possiamo solo rispondere con i fatti. Fare del nostro meglio, sempre ogni minuto. Azzerare – conclude – tutto e ripartire».

Felipe Avenatti

La squadra sul campo, c’è Pezzuto Proseguono nel contempo i problemi fisici per i rossoverdi. Giovedì pomeriggio è rientrato in gruppo Coppola, differenziato per Avenatti: per l’uruguaiano, controllato a Villa Stuart, nessuna lesione meniscale o legamentosa al ginocchio sinistro. Ai box Di Gennaro per via di un problema muscolare al flessore della coscia destra. Venerdì doppia seduta. A dirigere la sfida del ‘Liberati’ sarà il ‘fischietto’ pugliese Ivano Pezzuto, in stagione coinvolto nella sconfitta di misura in casa della Pro Vercelli: sarà assistito da Rochi e Sechi, quarto ufficiale  Ivan Robilotta di Sala Consilina. Per lui sarà l’incrocio numero sette con le ‘Fere’.

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