Ternana, sfida al Carpi: servono i tre punti

La classifica inizia ad allungarsi, urge il bottino pieno. Match da non fallire, Pochesci: «Non decisiva, ma tre punti a ogni costo. Diretta live su umbriaOn dalle 20

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di S.F.

La classifica inizia ad allungarsi e per la Ternana, al di là del gioco e dell’entusiamo, è tempo di aumentare i giri per mettere in cascina qualche punto in più. L’occasione al ‘Liberati’ è di quelle da non fallire perché il Carpi è una concorrente per la salvezza e Nicola Antonio Calabro, al quinto incrocio con Sandro Pochesci dopo la bagarre dello scorso maggio, è privo di alcuni dei migliori elementi: parola d’ordine vittoria per i rossoverdi che, con il bottino pieno, uscirebbero dalla zona ‘calda’ andando a riprendere il Perugia. Diretta su umbriaOn.it dalle 20 di lunedì. Intanto prosegue il buon cammino della ‘Primavera’ di Ferruccio Mariani, vittoriosa ad Avellino per 3-1. Visita in città per César Falletti dopo l’esordio in A con la maglia del Bologna.

SANDRO POCHESCI, LA SFIDA AL CARPI E IL RAPPORTO CON CALABRO: DALLE QUASI ‘PIZZE’ DI MAGGIO ALL’AMICIZIA – VIDEO

César Falletti con Ivan Varone

Montalto ok e la critica alla mentalità di B La punta siciliana si è allenata in gruppo domenica pomeriggio e salvo sorprese sarà del match. Ancora indisponibili Plizzari, Vitiello e Bombagi, mentre Taurino non sarà convocato a causa della sindrome influenzale. I rossoverdi arrivano all’appuntamento da penultimi in solitaria – vittorie di Brescia e Foggia, a punti anche il Cesena – nella graduatoria, con il solo Pro Vercelli alle spalle: la zona salvezza è ora a tre punti ed è chiaro che un match come quello contro il Carpi è una ghiotta occasione di cui trarre vantaggio. Pochesci sa della rilevanza del confronto, tuttavia spiega che «la classifica per ora non si sta allungando e fare bottino pieno significherebbe essere a tre punti dai playoff. Una partita non decisiva, ma importante: da vincere a tutti i costi perché la Ternana sta raccogliemdno meno di ciò che sta dimostrando. In undici giornate – piccolo resoconto – non ho visto una squadra che mi ha messo tre minuti dentro l’area e mi ha fatto andare in affanno: noto invece formazioni che approfittano di certe situazioni sul quale dobbiamo lavorare. Commettiamo ingenuità ed errori, ci addormentiamo». In settimana il trainer romano si preso di petto di persona il reparto difensivo, specie per allenare il trio – si va verso il 3-4-1-2, o comunque con una retroguardia a tre – di centrali sul mantenimento della linea. Sì, perché a Frosinone in tal senso si è visto di tutto. In negativo. «Il parlare di ‘zona’ è la scusa per non prendersi la responsabilità sui gol, dobbiamo riguardare l’Abc della difesa», il pensiero del romano sui diversi errori della retroguardia. Che poi, prima di passare ad altro, ci tiene a ribadire un concetto: «Sto capendo la serie B. Nessuno gioca per vincere, ma per non perdere, è così. E forse il mio errore è questo, voler sempre affrontare le squadre a viso aperto».

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CARPI, PEGGIOR ATTACCO E AL CONTEMPO UNA DELLE MIGLIORI DIFESE

L’auspicio e l’ottimismo: «Stop figure meschine» Il gruppo Unicusano punta molto sull’entusiasmo e l’ottimismo continua a non difettare. Pochesci conferma: «A lungo andare la nostra mentalità, che porterò avanti con qualche accorgimento, ci farà che capire che possiamo vincere con tutti. Il calcio deve essere allegria. Ripeto, non voglio essere presuntoso, ma a questa Ternana finora nessuno ha insegnato calcio: mi dà fastidio fare queste figure meschine dopo aver dominato l’avversario e giocato bene. I tifosi, straordinari a Frosinone, non se lo meritano. Se la squadra si toglie la paura che ha, ci divertiamo». Prevista un’ulteriore seduta – come da prassi quando si gioca di sera – lunedì mattina.

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Sandro Pochesci

Le caratteristiche di Calabro A Pochesci non piace più di tanto giocare contro formazioni che tendono a difendere in massa dietro la linea della palla. Lo ha fatto notare in forma esplicita nel post Ascoli e lunedì sera è probabile che il filo del match percorra quei binari: «Ogni squadra prende sempre le caratteristiche del tecnico. Calabro lo conosco molto bene: sanguigno, testardo, un allenatore che è l’opposto di me per idea di gioco ed è vincente. Tre anni fa – l’elogio – questo ragazzo era in eccellenza pugliese e ha vinto sia il campionato che la coppa Italia. Poi la serie D, vincendola davanti a Taranto e Fondi che gli erano superiori; l’anno scorso, in Lega Pro, è giunto 5° in un girone di corazzate come Lecce, Foggia, Catania, Juve Stabia. Ci eliminò nel playoff e a Livorno fu estromessa ingiustamente».

Sandro Pochesci e Nicola Antonio Calabro (foto carpifc.com)

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La battaglia e le diversità Quinto confronto tra i due: «Conoscendo il carattere di Calabro – ha proseguito – so che sarà una battaglia, sappiamo entrambi come affrontarci visto che sono quattro anni che ci incontriamo. Sul campo ha dimostrato di essere più bravo, non l’ho mai battuto e i piazzamenti suoi sono sempre stati migliori: il suo modo di giocare è simile a ciò che fanno molti e ha avuto grandi risultati. Non è spettacolare, però vincente. Fanno del 5-3-2 la loro forza, questo è il calcio che va di moda in Italia: quando aspetti in difesa è più facile, correre indietro lo è di meno».

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Adriano Montalto è a disposizione

Le ‘botte’ sfiorate, Coverciano e l’avvicinamento In Puglia, lo scorso 14 maggio, Calabro e Pochesci se ne sono date di santa ragione a livello verbale. Contatto fisico evitato, poi – con l’aiuto del centro federale, sede del corso per allenatori – il cambio rotta. «Siamo diventati amici nel frattempo. A Francavilla Fontana ci volevamo picchiare e ci siamo quasi arrivati a quel punto, un carabiniere si mise di mezzo: se anche ci fossimo dati qualche ‘pizza’ non sarebbe successo nulla, fa parte del mio e del suo carattere. Volevamo vincere e c’era tensione dopo lo 0-0. Ora frequentiamo – conclude sull’avversario di turno – il corso insieme a Coverciano e abbiamo due visioni del calcio diverse, ma ci rispettiamo perché veniamo da un mondo difficile come quello dei dilettanti».

Indisponibile l’ex Niccolò Belloni

CALABRO, IL CORSO DI COVERCIANO CON POCHESCI E I COMPLIMENTI

Carpi, assenze rilevanti Il trainer pugliese dovrà fare a meno non solo di Mbakogu, miglior realizzatore della squadra, ma anche degli ex Concas e Belloni. Un attacco – già di per sé poco prolifico, quattro volte gli emiliani hanno concluso il match senza marcature – incerottato dunque: il gol fuori dalle mura amiche manca addirittura dall’1-1 di Cremona del 16 settembre, poi oltre 280 minuti in ‘bianco’. Nell’elenco degli indisponibili figurano inoltre Bittante e Prezioso; tra i giocatori di maggior spiccano l’ex Brosco, il centrocampista offensivo Jelenič, lo ‘storico’ Pasciuti e la punta – ha raggiunto Calabro in Emilia – 21enne Nzola. Il francese è pronto ad affiancare Malcore nel probabile 3-5-2 dei biancorossi. In alternativa c’è il 4-4-2, testato in settimana.

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