Terni, accoglienza e welfare: ora si ‘punta’ l’emergenza freddo

Messo alle spalle il confronto sui Msna, ecco l’interrogazione su un altro tema a firma Pd e Innovare per Terni

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Terni, il welfare e l’accoglienza, il confronto prosegue. Messo alle spalle il dibattito sui minori stranieri non accompagnati, ecco un’interrogazione urgente su un altro argomento: l’emergenza freddo. A muoversi sono Pd e Innovare per Terni.

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Filipponi con la dirigente al welfare Accardo

L’alloggio notturno

Il quartetto che si fa avanti è quello composto da Maria Grazia Proietti, Francesco Filipponi, Pierluigi Spinelli e Josè Kenny. Con premessa: «Da sempre durante il periodo invernale emerge la necessità di trovare un alloggio almeno notturno, alle persone senza fissa dimora che troviamo nelle nostre strade di Terni. Si fa più forte la necessità di una soluzione urgente e la vicinanza amichevole a chi vive per strada è un’occasione preziosa di aiuto, ma anche un’occasione preziosa di riscatto, e a partire da essa è possibile trovare con creatività e solidarietà le soluzioni per costruire insieme una vita più umana per tutti. Come riportato nel gennaio 2023 a mezzo stampa ad occuparsi dell’accoglienza era l’impresa sociale Laboratorio idea, servizio di accoglienza che sarebbe dovuto restare aperto fino ad aprile 2023».

DICEMBRE 2022, IL PUNTO SULL’EMERGENZA FREDDO

L’accoglienza

Che succede? «Lo scorso fine settimana – proseguono i consiglieri – non era disponibile a Terni nessuna struttura per accogliere due stranieri provenienti dall’Iraq, cristiani curdi, con richiesta di protezione internazionale, ospitati poi presso la Chiesa di San Lorenzo, affidata alla Comunità di Sant’Egidio. Anche nei giorni di fine novembre 2023 alcuni membri della giunta trovarono difficoltà, almeno così abbiamo appreso dai giornali nel dare ospitalità ad un ragazzo straniero, ospitalità data anche da associazioni cattoliche e da privati cittadini, fino a quando non è stato accompagnato al centro di permanenza per i rimpatri». La richiesta è dunque di «conoscere quante persone senza fissa dimora risultano attualmente presenti nella nostra città dai report degli uffici welfare, pur nella difficoltà di una valutazione esatta e conoscere l’entità attuale del servizio attivo emergenza freddo». Più il focus sulle eventuali azioni da mettere in campo e se l’amministrazione comunale «intende coordinare una rete di servizi, i quali possano essere utili alla risoluzione di tali problematiche assistenziali dei senza fissa dimora».

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