Riduzione uso acqua, imposti limiti a Terni

Confronto con il Sii e ordinanza per ridurre lo spreco della potabile: «Necessità primaria di un corretto uso e ottimizzazione». Divieti di prelievo per innaffiamento orti e giardini

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«Divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extradomestico ed in particolare per l’innaffiamento di orti, giardini, il lavaggio di automezzi, la pulizia e il lavaggio di fosse biologiche, con esclusione degli operatori professionali». Fino al 30 settembre. E per chi sgarra previste sanzioni da 25 a 500 euro: è ciò che prevede l’ordinanza emessa dal sindaco di Terni Leonardo Latini per l’ottimizzazione delle risorse idriche sul territorio comunale: la decisione arriva dopo una nota ricevuta dal Servizio idrico integrato. Mirino anche sulle piscine.

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Leonardo Latini

Il motivo

Il 45enne avvocato sottolinea nel provvedimento che c’è la necessità primaria di un «corretto uso delle risorse naturali, in particolare della risorsa idrica, bene che la cui scarsità potenziale aumenta nella stagione estiva e quella di ottimizzare nei periodi dell’anno caratterizzati da minori precipitazioni meteoriche l’uso delle risorse idriche, evitandone gli sprechi». Come detto a chiedere di prendere misure in tal senso è stato il Sii, con lo scopo di «vietarne l’impiego per usi non domestici e non essenziali dell’acqua dell’acquedotto pubblico».

Cosa si può fare. Le piscine

Sarà possibile procedere con i prelievi dell’acqua dalla rete idrica solo «per normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali è necessario l’impiego di acqua potabile». Sono ovviamente esclusi dall’ordinanza i servizi di igiene urbana. «Il riempimento delle piscine, pubbliche e private, nonché il rinnovo parziale dell’acqua nelle stesse è consentito al solo fine del mantenimento dei parametri di igiene, previo accordo sulle fasce orarie da concordare con il gestore della rete di acquedotto».

L’invito ai cittadini: «Controllate perdite»

Non finisce qui. Il sindaco – termina l’atto – sono invitati ad un «impiego limitato, responsabile e razionale della risorsa idrica al fine di evitare inutili prechi; controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici al fine di individuare eventuali perdite occulte; attrezzare i sistemi irrigui del verde con irrigazione a goccia, con sistemi temporizzati; usare dispositivi per il risparmio idrico quali i frangigetto per i rubinetti; usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico; preferire per l’igiene personale l’uso della doccia in aternativa alla vasca da bagno».

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