Terni: aggredito in piazza Solferino perché rifiuta il matrimonio combinato

Il fatto è accaduto nella serata di lunedì. Vittima un 50enne indiano. Indagano i carabinieri

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La sera di Natale – lunedì, erano da poco passate le nove – se ne stava tranquillo, da solo, in piazza Solferino, seduto sulla balena di marmo per scattarsi un selfie. Dal nulla sono spuntati tre uomini che, armati di ombrello, gli hanno urlato contro e lo hanno colpito fra testa e nuca con un ombrello. Poi sono scappati. A riportare la notizia in prima battuta sono i quotidiani ‘Il Corriere dell’Umbria‘ e ‘Il Messaggero‘. Vittima dell’aggressione è un 50enne di nazionalità indiana che vive da anni a Terni, risiede formalmente a borgo Bovio con la moglie – anche se da qualche tempo trascorre le notti all’aperto, arrangiandosi come può – e sbarca il lunario vendendo le rose fra locali e ristoranti del centro. Sanguinante, è stato soccorso dagli operatori del 118 e trasportato in ospedale dove i medici hanno applicato alcuni punti di sutura alla testa. L’uomo non è grave ma se l’è vista brutta, pestato a sangue da soggetti che – come ha spiegato agli investigatori dell’Arma dei carabinieri intervenuti sul posto – conosce bene. Nel riferire lucidamente l’accaduto, pur spaventato e dolorante, ha anche indicato quelle che, per lui, sono le motivazioni del grave gesto. In pratica, i tre sarebbero suoi connazionali, determinati a fargli pagare un ‘affare’ saltato per ‘colpa’ sua. Quale affare? Un matrimonio combinato con una donna straniera e ‘a caccia’ della nazionalità italiana, preceduto dalla separazione da sua moglie. Un ‘piano’ che avrebbe fruttato 30 mila euro ma che il 50enne aggredito, a detta sua, ha sempre rifiutato perché estraneo a condotte illegali, illecite, come quella prospettatagli. Una vendetta, in pratica, dai contenuti intimidatori e su cui – parallelamente alla dinamica del fatto di sangue – gli inquirenti vogliono vederci chiaro. Che i matrimoni ‘aggiustati’ esistano e facciano girare soldi, non è una novità. Se ci sia questo sotto e, nel caso, quanto estesa sia a Terni l’eventuale rete delle nozze ‘a pagamento’, al solo scopo di diventare cittadini italiani, spetta a chi indaga scoprirlo. Il 50enne, da par suo, ha le idee chiare in merito. E le ha già messe nero su bianco.

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