Terni, ai domiciliari l’agente penitenziario arrestato dai colleghi

Udienza di convalida per il 38enne operativo presso il carcere di Terni, finito in manette nel contesto di una delicata indagine

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L’arresto è scattato in flagrante, per mano dei suoi colleghi della polizia penitenziaria di Terni coordinati dal comandante Fabio Gallo. In carcere – da persona sottoposta a custodia cautelare – c’è finito un ‘basco azzurro’ di 38 anni (M.M. le sue iniziali) originario della Basilicata. L’uomo – come riporta umbria24.it che ha dato per primo la notizia – è sospettato di aver introdotto nella casa circondariale di vocabolo Sabbione, numerosi smartphone, dispositivi Usb, stupefacenti e contanti. Ovviamente – è il sospetto – nel contesto di un torbido intreccio con soggetti detenuti nella casa circondariale ternana che, attraverso il materiali, avrebbero potuto comunicare con l’esterno e godere di una serie di ‘libertà’ e benefici decisamente in contrasto con il regime carcerario a cui sono sottoposti. L’indagine, particolarmente delicata, è sinora andata avanti nel più totale riserbo da parte degli inquirenti e della polizia penitenziaria ternana che l’ha condotta. La convalida dell’arresto si terrà nella giornata di domenica di fronte al giudice Simona Tordelli. Al momento, accanto agli elementi – compresi quelli materiali sequestrati dagli agenti – che hanno portato all’arresto della guardia penitenziaria 38enne, ci sono diverse domande, le cui risposte – se arriveranno – consentiranno di ricostruire nel dettaglio l’inquietante vicenda che colpisce tanti ‘baschi azzurri’ onesti e lo Stato.

Aggiornamento

Nella mattinata di domenica 26 dicembre si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto: l’agente penitenziario si è visto convalidare quanto eseguito nei suoi confronti dai colleghi di Terni ed il giudice Simona Tordelli ha inteso applicare la misura cautelare degli arresti domiciliari in luogo della detenzione in carcere. Il 38enne è difeso dall’avvocato Matteo Mandò del foro di Terni.

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