Terni, appalto pulizie: «Costretti al ribasso»

Martedì mattina una decina di addetti sono andati a palazzo Spada per avere chiarimenti: intervento della polizia. L’amministrazione: «Al momento è l’unica soluzione»

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Momenti di tensione, nella tarda mattinata di martedì a palazzo Spada, dove una decina di addetti alle pulizie del Comune di Terni – appalto semestrale affidato dal 1° gennaio alla Magika Service – hanno raggiunto il Gabinetto del sindaco Leopoldo Di Girolamo ‘a caccia’ della dirigente comunale Stefania Finocchio, impegnata in una riunione con il primo cittadino.

Obiettivo dei lavoratori era quello di ottenere chiarimenti in merito al nuovo appalto, aggiudicato in via provvisoria con il massimo ribasso e ad un importo inferiore di circa 10 mila euro rispetto a quello, già criticato, che a giugno del 2017 aveva consentivo alla Punto Services di assumere il lavoro per sei mesi. Il dialogo, breve, con la dirigente c’è stato, ma al ‘blitz’ dei lavoratori ha fatto seguito quello degli agenti della Digos di Terni, sul posto per riportare tutti alla calma, visti i toni accesi.

Protesta in vista Alla fine la decisione del gruppetto di lavoratori è stata quella di riportare la protesta – legata anche al pesante taglio delle ore emerso con il precedente appalto – all’attenzione del sindaco e del consiglio comunale, probabilmente già nella seduta del prossimo 15 gennaio.

«Costretti per legge» Nel pomeriggio arriva la nota di palazzo Spada che, in special modo, si sofferma sul massimo ribasso: «In attesa della conclusione della gara Consip, che non dipende dal Comune di Terni e che a livello nazionale presumibilmente sarà conclusa entro giugno 2018, per la pulizia delle sedi comunali al momento non è possibile che procedere alle gare a massimo ribasso. L’amministrazione comunale comprende le regioni dei lavoratori dell’appalto, ai quali esprime la propria solidarietà, ma al momento non sono possibili altre soluzioni. Nella scorsa estate si è proceduto a un appalto semestrale, aggiudicato dalla Punto Services a 98 mila 770 euro, più iva. Alla scadenza di questo, a dicembre, visto che a livello nazionale i lavori della commissione Consip non si erano conclusi, si è proceduto a un nuovo appalto, sempre semestrale, aggiudicato da Magika Service a 74 mila euro, iva esclusa, con un ribasso del 67%, dovuto anche alla sua natura di società cooperativa mutualistica».

«Saldata fattura in giacenza» L’amministrazione comunale aggiunge inoltre che «per quanto riguarda il pagamento delle fatture arretrate, l’amministrazione comunale aveva accolto la richiesta di alcuni lavoratori di sospendere i pagamenti in attesa di una interlocuzione di natura sindacale che portasse a un subentro del credito. Non essendosi concretizzata questa procedura prevista per legge, nella giornata di martedì l’amministrazione – termina la nota – ha provveduto a saldare la fattura in giacenza con la Punto Services per un importo di 20 mila euro».

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