Terni: Bordoni, Scarcia, Fabrizi verso la giunta

Terni: il primo destinato ad assumere urbanistica e viabilità. La seconda polizia Locale e personale. La terza seguirà la scuola. Francescangeli ai saluti

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Una giunta sempre più in sintonia con il sindaco Leonardo Latini. È quella che si appresta ad uscire dal rimpasto deciso dal primo cittadino e che verrà ufficializzata entro venerdì. Oltre a chi è andato in Regione – Enrico Melasecche come assessore e Valeria Alessandrini come consigliere, entrambi in quota Lega -, è destinata a lasciare l’esecutivo un’altra leghista: l’avvocato Sara Francescangeli. Troppe tensioni, anche negli ultimi giorni, fra quest’ultima e il primo cittadino. Scorie che, nonostante qualche tentativo, non sarebbero state smaltite fino in fondo. Fino all’epilogo che con tutta probabilità porterà all’uscita di scena (tutt’altro che indolore pare) di un’amministratrice caldeggiata – sin dal suo arrivo – dalla commissaria leghista a Terni, Barbara Saltamartini.

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Chi arriva

I tre nuovi assessori individuati dal sindaco Latini sono il capogruppo leghista in consiglio comunale, Leonardo Bordoni, il dirigente scolastico dell’Itis – e già consigliere comunale – Cinzia Fabrizi, ed un altro avvocato: Giovanna Scarcia, ternana d’adozione e originaria de L’Aquila. Il primo sembra destinato ad assumere le deleghe all’urbanistica, alla viabilità e all’edilizia privata. La Fabrizi raccoglierà, fra le altre, la delega alla scuola. Mentre la Scarcia dovrebbe assumere quelle dell’ex collega Francescangeli, fra cui personale e polizia Locale. L’assessore all’ambiente Benedetta Salvati è pronta a ‘cedere’ la viabilità a Bordoni per assumere una delega ‘pesante’, nel merito ma anche per l’attivismo di chi l’ha preceduta: quella ai lavori pubblici.

Il rapporto con la Lega

Sarà interessante anche capire – una volta confermato tale schema – come l’eventuale uscita dalla giunta di tre appartenenti alla Lega – Melasecche, Alessandrini, Francescangeli – verrà compensata politicamente: allo stato l’unico ‘leghista’ è Bordoni, mentre sia la Fabrizi che la Scarcia sono di fatto dei ‘tecnici’, pur di centrodestra. Non si escludono, in tal senso, nuovi ingressi nel partito di Salvini. Che in queste ore sembra attraversato, a Terni, da antiche fibrillazioni mai sopite, rese dei conti personali, veleni sparsi. Che rischiano di minare non solo il rimpasto.

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