Terni, guai Taric: 229 mila euro scostamento nel 2021. Conguagli per il recupero

Mirino sulle utenze non domestiche: c’è il via libera dell’Auri dopo l’analisi delle criticità riscontrate per l’avvio della tariffazione

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di S.F.

La premessa è già chiara: «L’avvio della tariffazione puntuale ha determinato nel 2021 numerose criticità con particolare riferimento alle tariffe che hanno riguardato le utenze non domestiche». Che succede allora? Auri, l’Autorità umbra per rifiuti e idrico, martedì ha dato il via libera agli «opportuni conguagli» previsti dall’MTR2 approvato con specifica deliberazione Arera nell’agosto 2021. La cifra per Terni è di 229 mila euro dopo il consuntivo dello scorso anno. Nel contempo c’è da segnalare che lo scorso 14 ottobre c’è stato il cosiddetto signing in riferimento alla maxi operazione industriale che coinvolge Asm ed Acea. Per il closing definitivo bisognerà attendere il 2023.

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Le criticità e le rettifiche per 529 utenze

La questione è complessa, non una novità quando si parla di tematiche del genere. Passo indietro. Nel 2021 in 18 comuni del sub ambito 4 – il principale è Terni – è scattata la tariffazione puntuale e fin da subito sono emersi problemi. D’altronde – non che ce ne fosse bisogno – lo certifica la stessa Auri: il mirino in questo caso è sulle utenze non domestiche. Si arriva al dunque. Il gestore del servizio, vale a dire il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Asm e Cosp, il 13 ottobre scorso ha fatto presente di aver proceduto a «rettificare gli importi fatturati relativi al 2021 per le utenze non domestiche» in seguito ad una approfondita analisi delle criticità riscontrate. In sostanza ci sono delle rettifiche per quindici territori comunali: oltre al capoluogo figurano Acquasparta, Alviano, Amelia, Arrone, Attigliano, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montegabbione (un’unica utenza), Monteleone d’Orvieto, Narni, San Gemini e Stroncone. L’importo rettificato in totale è di 617 mila euro per 529 utenze complessive. Da quanto si apprende si tratta di un’iniziativa per rendere meno impattante il passaggio tra i due sistemi e riequilibrare la dotazione dei contenitori: il recupero riguarda il mancato introito dell’Rti per la rettifica.

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Il recupero

Il già citato MTR2 deliberato Arera prevede il recupero dello scostamento tra le entrate tariffarie approvate per il 2021 e quanto effettivamente fatturato. Per Terni questa cifra è pari 229 mila euro e coinvolge 228 utenze non domestiche: scatta la presa d’atto per concretizzare l’operazione in questione. Già il 17 ottobre il consiglio direttivo Auri aveva stabilito la rideterminazione delle tariffe Taric 2021 post censimento delle volumetrie delle und. In definitiva nel pef 2023 (piano economico-finanziario) ci sarà da fare i conti anche con questo fattore. Se sarà compensato da ulteriori voci lo si vedrà in futuro. Alla riunione in settimana ha partecipato per palazzo Spada il sindaco Leonardo Latini: il via libera è arrivato con 36 voti espressi ed un unico astenuto (il Comune di Narni, rappresentato dall’assessore Luca Tramini) su 37 presenti.

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