Terni, centro: mirino anche sulla movida ‘impoverita’, tasse e utilizzo delle auto

Approvata la prima fase del tavolo di confronto tra Comune e stakeholders: le parole ed i concetti chiave emersi nell’ambito del quadro strategico di valorizzazione

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di S.F.

Largo Mazzancolli e via Cavour senza auto

Vivibilità, degrado, movida impoverita, ricettività, zone pericolose, turismo religioso ed eventi per attirare. Sono alcuni dei concetti chiave dei portatori di interesse emersi a Terni nell’ambito dei vari confronti con il Comune sul cosiddetto quadro strategico di valorizzazione – Qvs – del centro storico: l’interessante mappatura dei termini salta fuori dall’approvazione della prima fase di lavoro in giunta a fine dicembre. Al centro dell’attenzione c’è la rete di collaborazione per migliorare l’area centrale della città con un corposo numero di protagonisti in seguito all’avviso di manifestazione di interesse lanciato a maggio.

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Le parole chiave di Comune e stakeholders

Gli incontri

In sintesi ha attivato il tavolo per il quadro strategico di valorizzazione e dal 26 ottobre al 12 dicembre 2023 si sono svolti una serie di incontri – sei – tra rappresentanti politici/tecnici del Comune e gli stakeholders. Esempio? Provincia, Camera di commercio, Diocesi, associazioni di categoria, ordini professionali tecnici, scuole, sigle sindacali, associazioni, comitati, società e cooperative. Un bel po’ di persone coinvolte considerando sia i membri di diritto che coloro che hanno aderito all’avviso pubblico di palazzo Spada. Le tematiche hanno riguardato la riqualificazione urbanistica, la transizione ecologica, il decoro urbano, lo sviluppo economico, i beni comuni, il welfare, le nuove energie, l’offerta turistica-culturale e, a chiudere il cerchio, il tête-à-tête di sintesi finale. Di mezzo anche ulteriori due tavoli su qualità/vivibilità, servizi e commercio. Base della discussione il nuovo Dup del Comune.

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Corso Vecchio

Le osservazioni per lo sviluppo economico

Interessante andare a curiosare le parole chiave – le riportiamo tutte, sia sponda amministrazione che lato stakeholders – riportate nel documento formale che approva le risultanze. Il confronto proseguirà poi nel corso del 2024. Tra i termini messi in evidenza dai portatori di interesse ci sono anche fasce deboli, infiltrazione malavitosa, università in centro, artigianato innovativo, metropolitana di superficie, co-housing in centro, spazi per la cultura e gli eventi, agevolazioni fiscali, carenza servizi e poco tecnologico. Nel quadro d’insieme conclusivo viene poi declinato meglio il tutto tra osservazioni e proposte. Le più numerose arrivano dal confronto sullo sviluppo economico: «Movida ternana un tempo legata a eventi di qualità, oggi impoverita», «rischio che edicole rigenerate possano confliggere con commercio», «problema delle aliquote delle tassazioni derivanti da dissesto», «evitare grandi spazi commerciali per Gruber, Camuzzi e stazione», alcune delle indicazioni messe nero su bianco. C’è altro: «Calendario degli eventi durante l’anno, dare continuità per assicurare flusso persone», «problema accesso al credito per apertura attività», «commercio storico quasi scomparso nel centro per fare posto a franchising» e «portare università in centro crea opportunità per attrarre flussi e rivitalizzare».

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Welfare, giovani e partecipazione

Osservazioni e proposte in buona quantità anche su altri fronti: «Carenza servizi e infrastrutture per la mobilità di zone a ridosso del centro», «ancora troppe zone pericolose – traffico e sicurezza devono essere integrati», «invertire tendenza a delocalizzare eventi dal centro», «potenzialità del turismo per il centro, anche il turismo religioso in vista del Giubileo», «necessario scoraggiare uso auto – migliore gestione zone 30 e gestione parcheggi», «necessario valorizzare le strutture vuote per le associazioni del terzo settore», «ottima idea del portierato di quartiere e dei lavori artigiani nelle vetrine dei negozi», «trovare in centro contenitore polivalente per attività/eventi e per le varie associazioni» e «necessario equilibrio tra sorveglianza videocamere e diritto alla privacy». Se ne parlerà ancora. Il responsabile del quadro strategico di valorizzazione è l’architetto Roberto Meloni.


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