Terni: «Comune, no a termovalorizzazione»

L’assessore all’ambiente, Emilio Giacchetti: «Concentrarsi su uno smaltimento dei rifiuti che veda protagonisti assoluti il riciclo, il recupero e il riutilizzo»

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Tutti i contributi sono rilevanti, tutte le posizioni sono legittime, il Comune di Terni ribadisce la propria: la nostra posizione di non condivisione dello Sblocca Italia è da tempo chiara.

Così come è nitido il nostro no a Terni polo di incenerimento, a nuovi carichi di termovalorizzazione.

Anzi, siamo al lavoro, già con atti concreti, per intervenire sugli impianti in funzione in quanto hanno una incidenza ambientale e comunque non sono indispensabili al ciclo di smaltimento dei rifiuti cittadini.

E’ innegabile che questa visione della termovalorizzazione sia una elemento caratterizzante di questa amministrazione comunale, fin dal suo insediamento.

Le dinamiche ambientali, la salvaguardia della salute dei cittadini, sono un patrimonio di tutta la città, ad iniziare da chi l’amministra.

Il nostro impegno su versante della termovalorizzazione non è solo una enunciazione di principio, ma in tutti i passaggi di governo che ci hanno interessato e che ricadano nella competenza del comune, abbiamo declinato il no.

Siamo al lavoro per creare quei rapporti interistituzionali condivisi, che diano ancora più forza alla posizione del governo della città.

Siamo stai noi, trovando piena corrispondenza con il governo regionale, a richiedere e ottenere un asse istituzionale Comune-Regione affinché la posizione all’interno delle dinamiche dello Sblocca Italia sia, quantomeno a livello territoriale, unica e incisiva, perché l’obiettivo e scongiurare la termovalorizzazione diffusa e concentrarsi su uno smaltimento dei rifiuti che veda protagonisti assoluti il riciclo, il recupero e il riutilizzo.

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