Terni e ‘Gare d’assalto’. I medici: «Noi puliti»

Ernesto Maranzano e Marco Italiani si dichiarano «completamente estranei e certi di chiarire la vicenda in tempi celeri»

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Si dichiarano «completamente estranei alla vicenda» i due medici ternani – il direttore della struttura complessa di radioterapia oncologica e del dipartimento di oncologia Ernesto Maranzano e il responsabile della struttura semplice di fisica sanitaria, Marco Italiani – indagati per ‘turbativa d’asta’ nell’ambito dell’operazione ‘Gare d’assalto’ del nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza di Milano. L’indagine, coordinata dalla procura di Milano, ha portato all’arresto di quattro fra manager e dirigenti di un’azienda – la Elekta – che, a Terni, si è aggiudicata l’appalto per l’installazione di un acceleratore lineare all’ospedale Santa Maria e la costruzione del ‘bunker’ destinato ad ospitarlo.

Avviso di garanzia «Ci è stato notificato dalla guardia di Finanza di Terni – scrivono i due medici in una nota – un avviso di garanzia per ‘turbativa d’asta’ relativa alla costruzione di un bunker e all’acquisizione di un acceleratore lineare per radioterapia della ditta Elekta. La notifica è stata da noi consegnata all’ufficio legale dell’azienda ospedaliera Santa Maria».

L’appalto «Si precisa che il capitolato inerente bunker ed acceleratore lineare è adeguato in quanto contiene richieste di caratteristiche tecniche non esclusive. Di conseguenza – aggiungono Ernesto Maranzano e Marco Italiani – entrambe le ditte che producono acceleratori lineari, Elekta e Varian, avrebbero potuto partecipare alla gara di appalto che prevedeva una spesa di circa 2 milioni e 200 mila euro».

La difesa «Alla gara d’appalto ha partecipato la sola ditta Elekta che, rispondendo a tutte le specifiche richieste, se lo è aggiudicato. Stando così le cose non si capisce dove si sia potuta verificare una ‘turbativa d’asta’. Una possibile spiegazione – affermano i due medici indagati – potrebbe essere che siamo incappati in un’ indagine nazionale riguardante la ditta Elekta a cui e da cui nessuno di noi ha mai chiesto né ottenuto favori. Ci riteniamo completamente estranei alla vicenda, stiamo nominando un legale di parte e ci auguriamo di essere ascoltati quanto prima dalla procura per chiarire ufficialmente la nostra posizione».

«Fiduciosi» «Riponiamo piena fiducia nella magistratura – concludono Ernesto Maranzano e Marco Italiani – e ci spiace molto di avere involontariamente creato problemi alla nostra azienda ospedaliera che, siamo certi, non ne perderà in immagine. La notifica a noi fatta dalla magistratura servirà a fare piena luce sulla verità e sulla correttezza del nostro operato. In attesa che la giustizia abbia il suo corso, continuiamo a lavorare con la stessa determinazione e motivazione di sempre».

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