Terni, Sabbione e l’eterno problema puzza. Fino in centro: cittadini esasperati

Torna il problema già registrato negli anni scorsi. Ulteriori controlli in arrivo. La presa di posizione del Comune: «Arpa e Usl in azione»

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di S.F.

Il tema non è nuovo e ora, con l’arrivo della bella stagione, la problematica torna d’attualità. Con numerose segnalazioni – in particolar modo via social, ma anche direttamente con sos inviati in redazione – per far presente che la situazione sta diventando insostenibile: parliamo del malodore che ‘avvolge’  Terni e che in diverse circostanze viene avvertita anche nelle zone centrali. «Negli ultimi mesi c’è una puzza terribile di crocchette per animali in centro», l’ultimo allarme lanciato. L’argomento è stato trattato pubblicamente lo scorso ottobre in particolar modo con riferimento alla zona di Sabbione – via Mercurio – e l’azienda 4Fish, con tanto di ‘scadenza’ per il piano di mitigazione odorigeno. Nuovi check in arrivo.

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Il guaio

Alla base dell’attività di produzione e commercializzazione di alimenti secchi confezionati per animali da compagnia – per vari livelli gli enti coinvolti sono Regione Umbria, Usl Umbria 2, Arpa e Comune, come già spiegato lo scorso autunno – c’è sempre l’Autorizzazione unica ambientale. In tempi recenti i sopralluoghi, le diffide e gli input per sistemare la situazione non sono mancati, tuttavia la problematica è rimasta tra un campionamento e l’altro: «Numerosi controlli sono stati fatti. Si tratta di un’attività florida che ha risolto dei problemi per un sito che era in fallimento. Serve l’impegno per far sì che continui a produrre in modo accettabile», aveva sottolineato all’epoca il vicesindaco Benedetta Salvati. E ora?

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Nuovi check in arrivo

UmbriaOn ha contattato sia la 4Fish – in attesa di feedback – che Arpa Umbria per capire in che direzione si sta andando. D’altronde la tematica è rilevante: «C’è un aspetto ambientale e di salute pubblica. Per quel che ci riguarda – spiega l’ingegnere Francesco Longhi, direttore del dipartimento sud dell’Agenzia – c’è attività costante insieme agli altri enti, anche in termini di controlli. Raccogliamo le segnalazioni e ci muoviamo di conseguenza». Con l’obiettivo di migliorare la problematica dal punto di vista ambientale. Da quanto appreso sono attesi ulteriori check a stretto giro per la verifica in merito all’Aua ed i passaggi da ottemperare. Vedremo se ci saranno conseguenze positive e, in questo modo, trovare il giusto equilibrio.

Il Comune in azione

Poche ore ed è il Comune ad intervenire per voce di Mascia Aniello, l’assessore che ora ha in ‘carico’ la questione per palazzo Spada: «Abbiamo segnalato la situazione di lunga data, sostanzialmente irrisolta, originata dai miasmi di matrice apparentemente alimentare su  Maratta, Sabbione e altre aree della conca ternana, danneggiando residenti, imprese, lavoratori, passanti», fa sapere citando una lettera inviata ad Arpa Umbria e Usl 2 una lettera su questa tematica. «Arpa ha già risposto nella persona del direttore generale Luca Proietti che ha a sua volta attivato Usl per partire con nuovi e sistematici controlli. Da oltre quattro anni le cronache cittadine parlano di odori nauseabondi provenienti da specifica attività ubicata a Maratta. Un fenomeno che si sta ripetendo anche in queste settimane e mesi. Gli effluvi stazionano a ogni ora del giorno e della notte su parte significativa dell’intera Conca, con un danno notevole a famiglie e imprese, senza considerare altre conseguenze sul piano dell’immagine generale di Terni e dell’Umbria, atteso che tali miasmi sono ben percepibili anche lungo il Rato, quotidianamente percorso da migliaia di persone, certo non solo del posto. Prego pertanto Arpa e Usl2 di procedere con cortese urgenza a nuovi, sistematici e definitivi controlli di competenza, al fine di verificare la congruità di tali emissioni al rispetto delle normative in vigore; l’ossequio pieno e assoluto delle prescrizioni finora imposte; le condizioni di salubrità generale. All’esito, il Comune attiverà tutte le misure necessarie per ristabilire le condizioni di salute pubblica». Vedremo gli sviluppi.

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