Terni e la sua Cascata: «Primi in Umbria»

Il bilancio 2017 delle attività: ingressi in calo – «è l’effetto post-sisma» – e diversi progetti per il futuro. Con l’incognita-inchiesta

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Un 2017 complessivamente positivo, ancorché segnato dagli effetti nefasti dei terremoti del centro Italia – 40 mila visitatori in meno, soprattutto scuole e gruppi – e un 2018 con diversi progetti in cantiere per confermare la Cascata delle Marmore come il primo sito turistico dell’Umbria e fra i primi in Italia in ambito museale e naturalistico. A tracciate il bilancio, giovedì mattina, sono stati i rappresentanti della 165m Marmore Falls, l’associazione temporanea di imprese – coop Actl e Alis – che gestisce i servizi turistici di un sito finito negli ultimi mesi anche sotto la lente della magistratura ternana. E la dettagliata ricostruzione delle gestioni succedutesi nel corso degli anni, effettuata dal presidente di Actl, Sandro Corsi, durante l’incontro con la stampa, ha avuto probabilmente anche lo scopo di fare chiarezza su alcuni aspetti poco noti ai più. Ma andiamo per ordine.

NOTARI: «40 MILA VISITATORI IN MENO DOPO IL SISMA» – VIDEO

Il lavoro Dal 2006 ad oggi la gestione ‘165m Marmore Falls’ – è stato detto – ha impiegato presso la Cascata circa 70 lavoratori. Al momento gli operatori sono 48 (27 uomini e 21 donne di età compresa tra i 25 e i 40 anni), 45 dei quali assunti a tempo indeterminato con contratto nazionale delle cooperative sociali e turismo. Il personale è composto da 33 guide turistiche (in gran parte con la laurea in tasca), 6 autisti e 10 addetti alle pulizie.

Le gestioni Dal 1997 al 2001 i servizi turistici della Cascata delle Marmore sono stati gestiti dalla cooperativa ‘La Mongolfiera’ con affidamento diretto da parte del Comune su decisione dell’allora sindaco, Gianfranco Ciaurro. Dal 2001 al 2006 l’attività è stata condotta dal Consorzio ABN a seguito di gara pubblica (sindaco era Paolo Raffaelli), mentre dal 2006 in campo c’è l’ati ‘165m Marmore Falls’ a seguito di più gare pubbliche (amministrazioni guidate da Raffaelli, prima, e da Leopoldo Di Girolamo poi).

Incassi e ‘margini’ Prima del 2001 – stando ai numeri forniti dall’ati – il bene-Cascata non aveva prodotto ‘reddito’ per le casse comunali. Dal 2001 al 2007 il ‘margine’ per l’ente è salito a 385 mila euro circa mentre dal 2008 al 2016 il Comune di Terni ha incassato, al netto dei costi, 6 milioni e 341 mila euro. Nel 2016 gli incassi complessivi ammontano a 2 milioni e 665 mila euro con un margine per il Comune di 1 milione e 139 mila euro. Dal costo del biglietto di 10 euro – è stato precisato – i gestori trattengono 1,22 euro.

Visite in calo Sul fronte-visitatori, la costanza degli anni 2014, 2015 e 2016 (rispettivamente con 390.146, 385.532 e 380.446 ingressi) si è ‘interrotta’ nel 2017 – «l’effetto sisma ha pesato», dice Stefano Notari della ‘165m Marmore Falls’ – con un dato che parla di 340.058 visitatori (-21.684 di gruppi scolastici pari al -53% e -14.803 di gruppi organizzati, ovvero -37%). Fra il 1° gennaio e il 23 agosto del 2016 gli ingressi al sito erano stati 321.778. Dal 24 agosto (data della prima scossa importante) al 31 dicembre dello stesso anno, 58.668 contro i 100.191 dello stesso periodo del 2014. Di contro sonno in crescita i numeri del sito internet (1.250.321 utenti nel 2016, 1.358.783 nel 2017) con diverse prenotazioni dei servizi e delle visite effettuate proprio via web.

Le proposte per il 2018 Dalle ‘visiste smart’ in ‘100 passi’ alla speleologia, dalle visite ‘teatralizzate’ a quelle in notturna, dalle attività didattiche per bambini e ragazzi messe in campo dal centro di educazione ambientale, fino alla ‘fantapasseggiata’, sono diverse le idee in cantiere che l’ati intende portare a compimento. Accanto a queste, ‘L’evoluzione: dall’acqua alla terra’ con visita e laboratorio, la visita naturalistica con birdwatching al sentiero 5, la ‘Cascata full trek’ con l’anello delle Marmore. Senza dimenticare la candidatura della Cascata a patrimonio dell’umanità Unesco: «Vogliamo mettere a disposizione del Comune, gratuitamente e nello spirito collaboratico che ci caratterizza, la nostra capacità di progettazione in ambito europero – afferma Sandro Corsi – per centrare un obiettivo che riteniamo fondamentale per lo sviluppo del turismo e dell’economica locale».

L’inchiesta L’appalto per la gestione dei servizi turistici della Cascata delle Marmore è stato oggetto di un’indagine a seguito della quale la procura di Terni ha formulato le richieste di rinvio a giudizio per oltre venti persone, fra amministratori e dirigenti comunali e rappresentanti di coop del territorio. Sul punto Sandro Corsi, anche lui indagato, spiega che «ad ottobre abbiamo debitamente e prontamente risposto all’Anac e nutriamo piena fiducia nell’operato della magistratura requirente che già aveva condiviso la decisione di revoca di ogni misura interdittiva nei nostri confronti. Allo stesso modo, dopo aver visionato gli atti, abbiamo constatato quanto, senza venir meno al procedimento accusatorio, siano stati rispettati i principi costituzionali di equilibrio ed i diritti dei cittadini. Con serenità e sostenuti dalla nostra buona fede affronteremo i successivi e certo dovuti passaggi».

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