Terni, ex convento San Pietro: ‘svelati’ i sette alloggi Ater. Comune di nuovo all’attacco

Martedì mattina la consegna dopo la lunga operazione di riqualificazione. Melasecche entusiasta, Maggi in tacklr

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Ci è voluto più tempo del previsto ma i lavori di riqualificazione dell’ex convento di San Pietro, in centro a Terni, sono conclusi. Martedì mattina Ater Umbria ha consegnato i sette alloggi locati a canone concordato realizzati: l’edificio è di proprietà comunale ed in parte è stata acquisita dall’Azienda territoriale regionale per sviluppare gli appartamenti, la restante è di palazzo Spada ed è destinata a ‘servizi di interesse comune. Un recupero da 2,8 milioni di euro tra fondi Ater (poco meno di 1,9 milioni) e Regione (954 mila euro).

SETTEMBRE 2023: 101 MILA EURO DA ATER AL COMUNE

Svelamento

L’intervento ha previsto il miglioramento statico dell’edificio e il cambio di destinazione d’uso dei piani primo e secondo e dell’altana. «Gli alloggi sono dotati di zona soggiorno con angolo cottura, una/due/tre camere da letto, uno o due bagni più spazi di disimpegno. Sono stati previsti tutti gli accorgimenti per evitare dispersioni termiche e dalle altre norme vigenti in materia», spiega Ater. La realizzazione è a firma dell’Rti composto da Veneri srl unipersonale e Castellani&Gelosi srl. «Ater ha concluso un lavoro molto importante, si tratta di un recupero molto bello – le parole dell’assessore regionale Enrico Melasecche – che riguarda un immobile dove fino a tre anni fa c’erano ingenti quantità di guano di piccione, era abbandonato a se stesso, in una zona residenziale molto popolata. Abbiamo realizzato una riqualificazione di uno spazio fondamentale a Terni. Sette famiglie finalmente entrano in questo luogo che è di una bellezza unica. È importante che Ater recuperi palazzi storici evitando il consumo di nuovo suolo. Oggi è una giornata di grande soddisfazione per tutti».

LO SVINCOLO PARZIALE DEL VINCOLO DI DESTINAZIONE

Alta qualità

«Siamo molto contenti. Dobbiamo ricordare – le parole del numero uno di Ater, Emiliano Napoletti – quale era la situazione qui. Per anni, per oltre un decennio, è stato tutto fermo, la situazione era diventata particolarmente pesante. La scelta di portare avanti un intervento con il supporto di Regione Umbria è stata fondamentale per restituire un’area importante nel cuore della città, dove da tempo non si vedevano interventi di questo livello estetico, qualitativo e funzionale. La cosa più importante è che oggi consegniamo appartamenti di alta qualità, capaci di buone performance anche in campo energetico. Il palazzo tornerà a vivere integrato nel tessuto cittadino in modo coerente e funzionale. Attraverso Ater la Regione è riuscita a mettere a disposizione di nuovo un ambito essenziale, che segnerà non solo un’importante parte di servizio e supporto, ma anche, e direi soprattutto, la possibilità di una prova effettiva della riqualificazione che si sta portando avanti tutta l’Umbria e anche a Terni, con forza e determinazione». Presente anche il direttore di Ater Marco Larini e alcuni funzionari.

IL PERENNE SOS PER LE CASE POPOLARI

Ai lati Maggi e Melasecche

Maggi all’attacco

Sul tema mercoledì interviene l’assessore all’edilizia residenziale del Comune di Terni, Giovanni Maggi: «L’Ater ha recentemente consegnato 7 alloggi siti in via Manassei affittati a canone concordato cioè mediante un canone conteggiato con un metodo simile a quello previsto in base agli accordi stipulati tra le associazioni degli inquilini e dei proprietari degli immobili. L’Ater ha investito la somma di  2.800.000 euro per 7 alloggi di elevata qualità pari ad un costo medio di  400.000 euro cadauno,  3.200 euro a mq da destinare a circa 20 persone, rivolgendosi ad una fascia di utenti in grado di sostenere una spesa per gli affitti di immobili reperibili nel mercato privato degli affitti concordati. Nel contempo numerosi immobili in gestione all’Ater relativi all’edilizia sociale versano in grave degrado, la disponibilità degli immobili attualmente assegnabili come edilizia residenziale pubblica copre poco più del 10 % delle domande presentate alla scadenza del relativo bando e nel territorio del Comune di Terni sono presenti numerosissimi alloggi che non possono essere assegnati per carenza di manutenzione. L’amministrazione comunale non condivide le scelte effettuate dall’Ater e dall’assessore regionale di riferimento, in quanto ritiene che gli interventi di edilizia pubblica non debbano essere effettuati per interventi di lusso destinati ad una fascia di utenti che hanno possibilità economiche che consentano loro comunque di reperire alloggi sul mercato convenzionato ma per garantire interventi finalizzati a garantire il decoro degli alloggi già assegnati e consentire un alloggio a tutti i cittadini che non sono in grado di sostenere le spese per reperire alloggi nel mercato convenzionato. L’amministrazione comunale è presente nei tavoli istituzionali per affrontare le problematiche dell’edilizia pubblica destinata alle fasce deboli della popolazione mentre non è disponibile a presenziare alla inaugurazione di alloggi come quelli di via Manassei – conclude – per non avvalorare scelte profondamente sbagliate».

La replica di Ater

Così il presidente di Ater Umbria, Emiliano Napoletti, in replica all’assessore comunale Maggi: «Rimaniamo stupiti dalle dichiarazioni del Comune di Terni sull’intervento di palazzo Manassei. Il recupero dell’edificio storico in pieno centro infatti, restituisce, dopo molti anni di incuria, un pezzo di storia cittadina alla collettività ternana e per di più persegue lo scopo funzionale e altamente sociale di integrare nuove famiglie nella quotidianità del centro città. La destinazione a canone concordato contribuisce, senza alcuno spreco, all’articolazione dell’offerta di Ater e soprattutto è finalizzata a rivitalizzare l’area, prima degradata e abbandonata, attraverso il vissuto delle persone che da ieri lo potranno abitare. Peccato che interventi analoghi realizzati in altre città da Ater Umbria – conclude Napoletti – vengano presi come esempio anche in riviste di settore, mentre per Manassei si decida di non garantire la presenza dell’amministrazione comunale».


LE FOTO

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