Terni, fa fuoco al bar: maxi sconto in appello

Da dieci a due anni di reclusione per il 29enne Salvatore Scialò in seguito al blitz della notte fra il 19 e il 20 gennaio 2012 a San Giovanni

Condividi questo articolo su

Due anni di reclusione per minaccia aggravata e lesioni contro i dieci inflitti nel maggio del 2014, in primo grado a Terni, per la sparatoria avvenuta nella notte fra il 19 e il 20 gennaio del 2012 all’interno dell’ex bar Millennium, a Terni. La corte d’appello di Perugia, lunedì mattina, ha riformato la sentenza nei confronti del 29enne Salvatore Scialò, originario di Napoli.

Le indagini Secondo l’accusa l’uomo era entrato nel locale facendo fuoco con la sua calibro 38 con un solo obiettivo: uccidere l’allora titolare per regolare alcuni conti in sospeso. Le indagini della squadra Mobile di Terni avevano portato al fermo di tre sospettati: lo stesso Scialò – poi condannato a dieci anni di reclusione -, Francesco Simioli e Gennaro Costabile, quest’ultimi assolti in primo grado.

Legale soddisfatto Ora la sentenza di appello, con la consistente riduzione della pena per il 29enne – a piede libero – e l’assoluzione dall’accusa di tentato omicidio. Soddisfatto il suo legale difensore, l’avvocato Massimo Proietti, che parla di «sentenza equilibrata e in linea con il reale svolgimento dei fatti».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli