Terni, false revisioni: processo per due

A giudizio il titolare ed un dipendente di un centro specializzato di Terni. Fra 2012 e 2014 avrebbero rilasciato 170 certificati ‘taroccati’

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Il gup Federico Bona Galvagno ha rinviato a giudizio il titolare ed un dipendente di un centro di revisioni di Terni, finiti nei guai a seguito di un’indagine con cui i carabinieri della Compagnia di Terni avevano portato alla luce oltre 170 revisioni di automezzi ‘taroccate’.

Le accuse Entrambi sono accusati di falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. L’ipotesi di truffa riguarda, invece, solo il titolare dell’impresa che nel giugno del 2014 si era visto revocare dalla Provincia la licenza ad effettuare revisioni.

Il ‘sistema’ Secondo gli inquirenti – titolare del fascicolo è il pm Barbara Mazzullo – le revisioni e i relativi tagliandi sarebbero stati falsificati dai due fra il dicembre del 2012 e il marzo 2014, per incassare interamente l’importo previsto per ciascun veicolo – 65 euro – senza dover stornare nulla al ministero dei trasporti.

La scoperta Alcuni controlli casuali – con le revisioni risultate inesistenti per la motorizzazione civile e lo stesso ministero – avevano fatto nascere i primi sospetti, confermati dalle successive verifiche a tappeto su decine di automezzi e relativi proprietari.

A giudizio I due sono difesi dagli avvocati Carlo Viola ed Erika Brunori del foro di Terni. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 12 aprile di fronte al tribunale di Terni in composizione monocratica (giudice Natalia Giubilei).

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