Terni, ‘Gruppi di parola’ in aiuto ai figli contesi

Un Protocollo d’intesa tra Comune, tribunale per i minorenni e Usl Umbria2 per accompagnarli nel delicato processo della separazione dei genitori

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di Fra.Tor.

Una ‘guerra’ al nemico. Al traditore. È questo che, in molti casi, fanno le coppie quando si separano. Il problema grande arriva, però, quando dalla relazione sono nati uno o più figli. In questi casi, gli adulti, concentrando tutte le loro attenzioni nella ‘guerra’ all’altro non si rendono conto del male che fanno ai figli. Per questo motivo sono stati attivati i ‘Gruppi di parola’ per i minori, per i quali a Terni è stato siglato anche un ‘Protocollo d’intesa’.

I ‘Gruppi di parola’ rappresentano uno spazio dove, attraverso lo scambio e il sostegno reciproco, i bambini possono affrontare i cambiamenti legati alla separazione dei loro genitori; esprimere i propri vissuti attraverso la parola, il disegno, la scrittura e il gioco; condividere le proprie esperienze con altri bambini; favorire un maggiore dialogo con ì genitori e gli adulti di riferimento.

A Terni I ‘Gruppi di parola’ giungono in Italia nel 2005, divenendo oggetto di studi e ricerche da parte dell’Università Cattolica ‘A. Gemelli’ che ha contribuito ad affinare e sperimentare tale protocollo d’intervento all’interno del Servizio dì psicologia clinica alla coppia e alla famiglia. Il Comune di Temi ha attivato, dal 2011, cinque ‘Gruppi di parola’, per un totale di 24 bambini coinvolti. Può essere costituito da massimo 8 bambini, tra i 6 e gli 11 anni, che si incontrano per 4 giovedì consecutivi dalle 16.30 alle 18.30. Nella seconda parte dell’ultimo incontro è prevista la partecipazione di entrambi i genitori. La partecipazione è gratuita, ma i bambini possono essere inseriti solo con il consenso di entrambi i genitori.

terni-usl-comune-tribunale-minori-2Il Protocollo d’intesa Venerdì mattina a Terni è stato siglato un Protocollo d’intesa tra il Comune di Terni, il tribunale per i minorenni dell’Umbria e la Usl Umbria 2. Il Protocollo nasce su proposta del presidente del tribunale per i minorenni dell’Umbria, Sergio Cutrona, interessato a utilizzare i ‘Gruppi di parola’ come nuovo strumento a disposizione del tribunale finalizzato ad accompagnare il minore nel delicato processo della separazione dei genitori e all’opportunità di collaborare, attraverso modalità bene definite, con il Servizio sociale del Comune di Terni e i servizi Usl chiamati a intervenire sul minore e sulla conflittualità genitoriale.

La collaborazione Il Protocollo d’intesa sui ‘Gruppi di parola’ rappresenta il primo esempio in Umbria di collaborazione formale tra Enti locali e tribunale per i minorenni. Attraverso il Protocollo vengono definite le modalità di segnalazione, invio e comunicazione tra i soggetti coinvolti, nonché le competenze specifiche nella presa in carico dei minori e dei loro genitori. «Abbiamo accolto con estremo interesse la proposta avanzata dal dottor Cutrona e ci siamo da subito attivati per incontrare i referenti Usl e ragionare insieme sull’iniziativa», ha affermato l’assessore alle politiche sociali Francesca Malafoglia. «Il Protocollo rappresenta un’ottima occasione di dialogo tra istituzioni e servizi che lavorano sulla prevenzione e l’attenuazione del disagio dei minori connesso alla conflittualità familiare. La firma del Protocollo, inoltre, consente di incrementare le potenzialità del progetto ‘Gruppi di parola’ su cui l’amministrazione comunale sta investendo da diversi anni e di ampliarne gli orizzonti».

Disagio giovanile «Il progetto ha una validità indiscussa, perché in un momento di grande difficoltà i bambini hanno la possibilità di aprirsi e raccontarsi», ha sottolineato il coordinatore sociale della Usl Umbria 2, Mara Giglioni. «Il Protocollo permette a coloro che si trovano a vivere queste traumatiche esperienze di avere un punto di riferimento definito e questo è fondamentale. Il servizio si integra nel percorso intrapreso dalla Usl2 nella prevenzione del disagio giovanile».

Protagonista il bambino Per la prima volta «l’attenzione si sposta sui bambini», è intervenuto in conclusione il presidente del tribunale per i minorenni dell’Umbria, Sergio Cutrona. «Purtroppo in queste situazioni gli adulti sono spesso concentrati su loro stessi, sulla loro rabbia, sul loro dolore. C’è un conflitto genitoriale che spesso distoglie l’attenzione dal minore. Anche in tribunale i protagonisti sono sempre i genitori e i loro diritti, personali e verso il minore. Non lo fanno per cattiveria, ma non capiscono che così fanno solo al bambino. Permettendo al bambino di esprimere le proprie emozioni nel ‘Gruppo di parola’, si avrà così la possibilità di comprendere a pieno il suo dolore e i suoi bisogni e intraprendere così il giusto percorso che possa contenere il più possibile il trauma della separazione».

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