Terni ha una nuova aula di ascolto protetto per i minori

Grazie al procuratore Alberto Liguori e al Soroptimist club di Terni è stata creata a palazzo Gazzoli. L’inaugurazione il 20 giugno

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Grazie alla volontà e all’impegno del procuratore della Repubblica Alberto Liguori, in collaborazione con il Soroptimist international d’Italia – club di Terni e della sua presidente Stefania Capponi, il 20 giugno alle ore 15 a Terni, nella sala rossa di palazzo Gazzoli, verrà inaugurata l’aula di ascolto protetto per i minori, istituita al terzo piano dell’edificio, sede della procura di Terni. Saranno presenti alla cerimonia la presidente del Soroptimist international d’Italia Giovanna Guercio, magistrati, nonché l’avvocatura e le autorità civili e religiose.

Una precedente aula smantellata

Il Soroptimist international d’Italia nel biennio 2011-2013 aveva riscontrato una grave carenza nei tribunali italiani, di luoghi idonei che permettessero l’ascolto dei minori, tutelandoli dal processo e nel rispetto delle garanzie difensive e così ha iniziato una collaborazione fattiva, per l’allestimento nei palazzi di giustizia di aule per l’ascolto protetto. Anche presso il tribunale di Terni, il 9 settembre 2013 era stata inaugurata un’aula per l’ascolto protetto, in un locale che era in dotazione alla procura della Repubblica, aula poi smantellata, con il trasferimento della procura a palazzo Gazzoli. L’impegno del procuratore Alberto Liguori e del Soroptimist club di Terni ha permesso un nuovo allestimento con la destinazione di un intero piano dell’edificio di via del Teatro 14, a tale scopo.

L’aula di ascolto protetto del minore

L’aula consiste in una stanza dotata di un impianto di videoregistrazione, di un microfono nascosto e arredata con mobili colorati a misura di bambino, dotata di giocattoli e permette che il minore, vittima o testimone di reati, possa essere ascoltato senza traumi, solo dal magistrato affiancato da uno psicologo, senza subire il confronto diretto con le altre parti processuali e soprattutto con il presunto abusante, in modo da evitare condizionamenti e assicurare la genuinità della testimonianza. Inoltre, l’impianto di videoregistrazione, la presenza di un telefono interno, garantisce che le altre parti processuali, possano in diretta da un’altra stanza, senza essere visti dal minore, sentire la testimonianza e intervenire dopo l’esame, con proprie domande, nel rispetto del principio del contraddittorio e del diritto di difesa. L’ascolto del minore con queste modalità, sottraendolo alla pubblicità dell’udienza, consente un’audizione protetta proprio perché attuata rispettando le particolari esigenze di protezione del bambino. L’aula di ascolto protetto del minore, potrà inoltre essere utilizzata anche nelle cause civili relative all’affidamento, stante il diritto del fanciullo capace di discernimento, di essere ascoltato nei procedimenti che lo riguardano, principio statuito dapprima dalla Convenzione di New York del 20 novembre del 1989 e ormai ampiamente recepito nel nostro sistema normativo e ampliato anche nella riforma sulla filiazione di cui alla legge n. 219 del 10 dicembre del 2012.

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