Terni, Casagrande-Cesi La ‘lezione’ di Grillo

L’ultramaratoneta nel 2011 ha scoperto di essere affetto da sclerosi multipla: ha spiegato il suo percorso e il suo spirito sportivo agli studenti

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«Fondamentale far comprendere ai giocani che lo sport è uno strumento per crescere a livello personale e non per diventare campioni. Quest’ultimo aspetto non ci interessa e Giacomo in tal senso rappresenta una testimonianza formidabile, lo concepisce come ci piace e spero il messaggio possa essere compreso». Parole dell’avvocato Marco Cavallari, professore dell’Iisptc ‘Casagrande-Cesi’ protagonista martedì mattina di una ‘lezione’ particolare rivolta ai giovani studenti dell’indirizzo sportivo con un docente fuori dagli schemi: Grillo, l’ultramaratoneta affetto da sclerosi multipla dal 2011 e di recente capace di completare la Berlin Wall Race.

LA PREMIAZIONE IN COMUNE DEL 17 SETTEMBRE

Lo sport e lo sviluppo: «Una strada da percorrere»

Un centinaio gli alunni presenti in auditorium per ascoltare la storia personale di Giacomo Grillo: «Sono emozionato. Cerco di trasmettere – ha sottolineato – lo spirito dello sport, per me rappresenta la vita: spero di essere all’altezza e di poter aiutare la scuola. I professori sono solo da encomiare per quello che fanno. Il messaggio più forte che lancio è di affrontare la vita non come una competizione, ma una strada da percorrere. Ognuno ha la sua, migliore o peggiore, ma se si affronta con il giusto piglio è un bene per noi stessi e per chi ci sta intorno».

L’EVENTO DEL 2018

I valori e l’uomo vero 

Ad introdurlo agli studenti lo stesso Cavallari: «Da tre anni – evidenzia – sviluppiamo attività didattica per ragazzi che fanno sport in maniera abituale e l’attenzione in particolar modo è per il mondo paralimpico. Fondamentale fargli comprendere che si tratta di uno strumento per crescere a livello personale e non diventare campioni, quest’ultimo aspetto non ci interessa. Garantiamo il diritto allo studio e, al contempo, vogliamo farli maturare nel modo corretto. Il nostro front-man per l’incontro di quest’anno – ha proseguito – è Giacomo Grillo per il 2019 perché rappresenta una testimonianza formidabile per come lo sport deve essere concepito». Una visione che in qualche frangente non segue la linea dei genitori: «Ogni famiglia vede nel piccolo atleta un campione che necessariamente deve sfondare e la nostra percezione non è questa. La speranza è di trasmettere il messaggio nel modo giusto. L’appuntamento odierno consente di avvicinare lo sport e l’uomo vero a dei ragazzi che devono sviluppare modelli positivi».

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