Terni il 2020 dell’Arma ha lasciato il segno

Un anno intenso, a volte drammatico – con le morti di tre giovanissimi per droga – ma vissuto in prima linea. A fianco dei cittadini e contro chi delinque

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Il consuntivo annuale del 2020 per l’Arma dei carabinieri della provincia di Terni è ovviamente caratterizzato dalla diffusione del Covid-19: l’insorgere della pandemia ha pesantemente inciso sugli equilibri socio-economici e sullo stile di vita della popolazione, suscitando preoccupazione ed incertezza. «A tale situazione – spiegano dal comando provinciale di via Radice, guidato dal colonnello Davide Milano – i carabinieri hanno fatto fronte accentuando il più possibile la propria presenza sul territorio, per essere sempre vicini al cittadino ed al contempo assicurare il rispetto delle norme per il contenimento del virus a tutela della salute di tutti».

IL 206° ANNIVERSARIO DELL’ARMA

Arresti, denunce, controlli

In tale contesto, fondamentale è stata l’azione dei 30 comandi di stazione presenti sul territorio, costante e concreto punto di riferimento per la popolazione di tutti i borghi della provincia. «Il loro contributo, unitamente a quello dei reparti di pronto intervento, nuclei operativi e radiomobili – spiegano dal comando provinciale di Terni – ha garantito la proiezione sul territorio di circa 18 mila servizi di pattuglia/perlustrazione, appiedati piuttosto che a bordo di automezzi, coprendo giorno e notte per tutti i giorni dell’anno l’intero territorio di competenza. Tale impegno, supportato da quello dei reparti investigativi ed informativi, ha consentito di controllare più di 70 mila persone e circa 60 mila veicoli. Le persone tratte in arresto sono state 101 e 1.113 quelle denunciate in stato di libertà. Relativamente al controllo della circolazione stradale, con particolare riferimento al rispetto delle norme del codice della strada ed alla prevenzione degli incidenti, sono state ritirate 43 patenti, con relativa denuncia di altrettante persone per guida in stato d’ebbrezza alcolica. Altre 3 patenti sono state ritirate, con contestuale denuncia, per la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In totale l’Arma ternana ha proceduto per il 68% dei reati denunciati in provincia. Numeri che testimoniano l’impegno profuso dai carabinieri nell’affrontare sfide professionalmente nuove ed emergenze sino a questo momento non immaginabili».

ARRESTI IN SERIE PER L’OPERAZIONE ‘PICASSO’

120 mila chiamate alle centrali operative

In tale contesto, di particolare rilievo è stata l’attività messa in atto per assicurare il rispetto delle norme predisposte per contenere il Covid-19, «con controlli effettuati nei confronti di circa 44 mila persone e di 4.232 esercizi commerciali, con un’incidenza di sanzioni del 2%, a conferma della prevalente tendenza al rispetto delle regole della popolazione della provincia. Sono stati organizzati specifici servizi presso i plessi scolastici, per evitare assembramenti tra gli studenti e controllare che tutti indossassero i previsti dispositivi di protezione, rispondendo nel contempo alle mille domande e curiosità dei giovani studenti, nonché nelle aree di maggiore assembramento. Le centrali operative di Terni, Amelia e Orvieto, attraverso il numero 112, hanno dovuto far fronte a circa 120 mila chiamate, molte delle quali incentrate su richieste di chiarimenti circa la normativa in atto».

LA SCOMPARSA DI FLAVIO E GIANLUCA

Reati predatori: denunce a raffica

Il diffondersi della pandemia ha inciso anche sulla tipologia dei reati consumati, con un deciso calo di quelli predatori pari a circa il 36%, «reati di particolare allarme sociale nei confronti dei quali l’arma ha comunque mantenuto alta la guardia, arrestando 26 persone per furto e 7 per rapina, mentre 134 sono state quelle denunciate in stato di libertà». Fra le denunce, spicca quella di quattro cittadini albanesi, tutti residenti a Roma, che lo scorso 31 ottobre avevano tentato di rubare in un’abitazione di Acquasparta: «A seguito dell’allarme dato dal proprietario dell’abitazione, i militari della stazione di Acquasparta si erano messi alla ricerca dei ladri, datisi alla fuga nei campi circostanti, riuscendo a trovarli ed a bloccarli nel giro di poche ore». Pochi giorni prima, il 28 ottobre, i carabinieri di San Gemini avevano denunciato due cittadini romeni di 47 e 35 anni, anche loro residenti a Roma, per furto aggravato in concorso in quanto responsabili di un raid notturno – datato 4 novembre 2019 – presso una carrozzeria di San Gemini da cui avevano sottratto una Opel Astra, successivamente utilizzata per compiere altri tre furti in provincia di Perugia.

AMELIA, LA MORTE DI MARIA CHIARIA PREVITALI

La droga: problema enorme che richiede il massimo impegno

«Il 2020 – proseguono dal comando provinciale di via Radice – è stato anche l’anno nel quale tre giovani vite (quelle di Flavio Presuttari, Gianluca Alonzi Peralta – a Terni – e Maria Chiara Previtali ad Amelia, ndR) sono state prematuramente spezzate dal consumo di sostanze stupefacenti, fenomeno che al contrario dei reati di natura predatoria non ha registrato una diminuzione ma la conferma del diffuso uso di stupefacenti tra le diverse fasce d’età. Al riguardo, l’attività di contrasto dei carabinieri della provincia, condotta in modo costante e con la massima determinazione nei confronti dell’attività di spaccio, ha consentito di arrestare in flagranza e su custodia cautelare 51 persone, sia italiani che stranieri, e denunciarne a piede libero altre 47. Nel medesimo contesto sono state segnalate all’autorità prefettizia 82 assuntori di stupefacenti. Rilevanti le quantità di droga sequestrate». Tra le principali operazioni condotte dall’Arma nel contrasto al traffico, spaccio e consumo di droga figurano senz’altro ‘Mastro Birraio’ e ‘Quarantena’ che, condotte dal nucleo investigativo di Terni, hanno portato all’arresto di 14 persone dedite all’approvvigionamento ed allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana sulla piazza ternana.

‘MASTRO BIRRAIO’, MINORENNI COME MANOVALI

‘Picasso’ e l’arresto dopo le morti di Flavio e Gianluca

Un’altra operazione che, in questo contesto, ha fatto molto parlare di sé è stata quella denominata ‘Picasso’, con 6 arresti e 2 denunce a piede libero. «Le indagini – ricorda l’Arma ternana – che erano state avviate nel pieno della prima ondata pandemica, hanno visto il primo sequestro a Terni di ‘GHB’, la cosiddetta ‘droga dello stupro’, ed hanno consentito di accertare il riciclaggio di ingenti capitali che da Terni venivano trasferiti in Spagna». Di risonanza nazionale è stata invece l’indagine condotta dal nucleo investigativo e dalla compagnia di Terni, a seguito della morte dei due giovanissimi Flavio e Gianluca, lo scorso luglio, dovuta all’assunzione di metadone: nel giro di poche ore era stato arrestato lo spacciatore che aveva fornito la droga ai due ragazzi.

L’OPERAZIONE PER LA DROGA GHB

Fasce deboli e reati di genere: lavoro senza sosta

La tutela delle fasce più deboli – e spesso colpite da reati che approfttano di tali condizioni, è il caso degli anziani – viene svolta «attraverso accurati e puntuali servizi di prevenzione ed il consolidamento di uno stretto rapporto tra questo segmento di popolazione ed i carabinieri, stimolando nei primi comportamenti autoprotettivi di prevenzione e collaborativi, in grado di ridurre il rischio di vittimizzazione, e rafforzando il sentimento di fiducia nei confronti delle forze dell’ordine». Per quanto riguarda i reati di violenza di genere, inoltre, anche alla luce dell’introduzione della legge 69 del 2019 (‘codice rosso’), il comando provinciale di Terni – che ha tra l’altro personale appositamente specializzato capace di interloquire empaticamente con le vittime nonché una stanza protetta realizzata in convenzione con l’associazione Soroptimist per il loro ascolto riservato – ha tratto in arresto, per il reato di ‘maltrattamenti in famiglia’, 6 persone deferendone una settima in stato di libertà.

DENUNCE IN SERIE PER I RIFIUTI

Noe, Tpc, Nas e Forestali: un anno intenso come pochi altri

Le specialità dell’Arma hanno comunque saputo distinguersi in tutti gli ambiti. Basti pensare ai militari del Noe (Nucleo operativo ecologico) che nel corso del 2020 hanno eseguito, nel Ternano, 28 controlli mirati che hanno portato alla denuncia di 9 persone, ad 1 sequestro penale per un valore di 2,3 milioni di euro ed a 3 sanzioni amministrative per un valore di 16 mila euro. Il comando carabinieri Tpc (Tutela patrimonio culturale) ha eseguito, sotto il profilo preventivo, 93 verifiche/controlli a musei, aree archeologiche, esercizi di antiquariato, mercati e fiere della provincia di Terni, proseguendo le proprie attività d’indagine relative, per esempio, all’illecita detenzione di materiale archivistico ed archeologico presso abitazioni private della provincia, monitorando i siti web per contrastare l’illecito commercio di beni culturali posti in vendita su internet. Il Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità), particolarmente impegnato per l’emergenza pandemica, nel territorio della provincia di Terni ha eseguito 328 ispezioni\accessi presso cliniche, farmacie ed attività commerciali varie, che hanno portato alla denuncia di 51 persone ed alla segnalazione alle competenti autorità amministrative di altre 10 persone, oltre 180 sequestri di materiali e generi diversi per un valore complessivo di alcune migliaia di euro. Il Gruppo carabinieri forestale di Terni sotto il profilo amministrativo ha elevato 879 verbali per un importo totale contestato di 260 mila euro, effettuando 42 sequestri amministrativi. Fra i verbali, 132 (per un importo complessivo di 71.700 euro) hanno riguardato violazioni alla normativa ambientale relative, ad esempio, all’abbandono di rifiuti, all’inquinamento idrico ed ai movimenti di terreno senza autorizzazione. Le contravvenzioni, 83 per un importo complessivo di 38 mila euro, hanno riguardato violazioni alle misure di contenimento per l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. L’attività penale dei carabinieri forestali è consistita nella denuncia di 128 persone per 221 reati perseguiti; 27 di tali illeciti penali hanno riguardato, tra le altre, violazioni relative all’illecito smaltimento ed abbandono di rifiuti pericolosi e non pericolosi, l’inottemperanza alle ordinanze dei sindaci per la rimozione dei rifiuti, l’attività di gestione illecita e discarica abusiva e la combustione illecita rifiuti.

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