Terni, caos in piazza Ridolfi: Bandecchi vs giornalista del Comune

Poco dopo le 9 di martedì confronto tra il neo sindaco ed una PO. Tensione alle stelle. Da più parti si chiede chiarezza. La nota dell’Ordine regionale e nazionale

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Parole grosse, tête-à-tête più che ravvicinato – a tal punto che è stato costretto ad intervenire il numero uno dell’Actl, Sandro Corsi – e tensione alle stelle poco dopo le 9.15. Il rapporto tra il neo sindaco Stefano Bandecchi ed i giornalisti continua ad essere non proprio idilliaco: brutto e spiacevole episodio nella prima mattinata di martedì tra l’imprenditore livornese ed una delle posizioni di elevata qualificazione del Comune attive nell’ambito della comunicazione istituzionale, Gian Luca Diamanti (si occupa della giunta). In più di qualcuno – anche altri dipendenti che, giocoforza, hanno sentito tutto per via del baccano – ha ben ascoltato gli attacchi verbali. In loco anche il vice di Bandecchi, Riccardo Corridore, e il capo di Gabinetto Cataldo Renato Bernocco. Difficile che non ci siano strascichi. Vedremo. C’è una certezza: in zona le telecamere non mancano e magari c’è chi ne terrà conto per muoversi. E il clima generale di lavoro non migliora. A quanto pare al centro dell’attenzione c’è in particolar modo la conferenza stampa di giovedì – che ha creato non poche polemiche – convocata in fretta e furia per le 14.


L’Ordine dei giornalisti: «Sconcerto, stop incontro»

L’Odg Umbria «apprende con sconcerto quanto accaduto all’esterno del palazzo comunale di Terni tra il sindaco Stefano Bandecchi e il collega dell’ufficio stampa Gian Luca Diamanti. Nell’attesa dell’ulteriore chiarimento dei fatti, l’Odg esprime pieno sostegno e convinta solidarietà al collega, pronti ad affiancarlo in qualsiasi eventuale iniziativa intenda intraprendere in ogni sede a tutela della propria dignità personale e professionale. Visto il grave episodio, l’Odg sospende la richiesta di incontro con lo stesso sindaco annunciata nei giorni scorsi, esprimendo al contempo preoccupazione per il clima di intimidazione che si sta creando verso la categoria». Nel pomeriggio arriverà anche la nota del Consiglio nazionale: «L’esecutivo del Cnog condivide la decisione dell’Ordine regionale di sospendere la richiesta di incontro con lo stesso sindaco annunciata nei giorni scorsi».

Assostampa Umbria: «Tensione crescente»

«Assostampa Umbria esprime forte preoccupazione per l’episodio che questa mattina a Terni ha visto protagonisti il sindaco e uno degli addetti stampa del Comune, Gian Luca Diamanti. Un episodio che si cala in un clima di tensione crescente fra Comune e stampa, segnalato da tempo dai colleghi e che rischia di esacerbarsi». Asu auspica che «si faccia chiarezza sull’accaduto e soprattutto ci si impegni per ricostituire un clima sereno e rispettoso fra istituzioni e organi di stampa e che atteggiamenti di questo tipo, inaccettabili da parte di chi ricopre ruoli istituzionali di primo piano, non abbiano a ripetersi».

Il mondo sindacale: «Serve atteggiamento idoneo»

A prendere posizione sono Fp Cgil Umbria/Terni, Cisl Fp Umbria/Terni e Csa Ral di Terni: «Chi ricopre ruoli istituzionali, tanto più se di primo piano come quello di sindaco, deve sempre mantenere nei confronti dei dipendenti dell’amministrazione un comportamento rispettoso e idoneo al ruolo. Per questo, senza entrare nel merito della vicenda che non conosciamo, ci sentiamo di stigmatizzare il comportamento e i toni del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, nei confronti di un lavoratore dell’ente, al quale va la nostra solidarietà. Come organizzazioni sindacali che rappresentano tutti i lavoratori del Comune e più in generale delle amministrazioni pubbliche richiamiamo pertanto il sindaco e tutta l’amministrazione neoeletta a mantenere atteggiamenti e comportamenti rispettosi della professionalità e della dignità di lavoratrici e lavoratori».

Pd e Kenny: «Preoccupati». Proietti (FdI): «Gravissimo»

«Apprendiamo con preoccupazione – la nota a firma dei consiglieri comunali del Pd Francesco Filipponi, Maria Grazia Proietti, Pierluigi Spinelli e di Josè Kenny – quanto avvenuto questa mattina di fronte alla casa comunale. Invitiamo i rappresentanti dell’amministrazione a tenere un comportamento non di scontro ne fisico ne verbale, ma professionale nei confronti degli operatori della stampa siano essi interni o esterni all’ente. Auspichiamo quindi dei toni consoni alla leale collaborazione con gli addetti all’informazione ai quali va il nostro sostegno pieno». Sponda FdI è il consigliere Elena Proietti Trotti ad esporsi: «Sono basita e sconcertata, non è la prima volta che succede, è un fatto di una gravità assoluta che non si è mai verificato. Arriva da un rappresentante delle istituziomi e che più di tutti dovrebbe tutelare i diritti dei lavoratori, della città e soprattutto dei dipendenti del Comune che lavorano con lui e per lui. Non può cadere così, senza conseguenze».

La Lega: «Si è passata la linea»

«Esprimiamo forte preoccupazione – la nota a firma Devid Maggiora – per quanto accaduto questa mattina di fronte a Palazzo Spada ed esprimiamo solidarietà nei confronti del dipendente comunale e di tutti i rappresentanti della stampa ternana. Questo clima instaurato dall’amministrazione comunale fin dal suo insediamento non può essere tollerato oltremodo. Ogni giorno assistiamo a scontri con i giornalisti, atteggiamenti aggressivi e parole pesanti rivolte ai rappresentanti dell’opposizione e ai dipendenti comunali. Questa mattina si è passata la linea. Auspichiamo si torni subito a toni civili e istituzionali e invitiamo l’amministrazione comunale a impegnarsi per il recupero di un confronto con la stampa e con le opposizioni basato sul dialogo e sui temi che interessano davvero la città».

M5S: «Fare chiarezza»

«In attesa dei chiarimenti – assolutamente necessari, scrive il gruppo pentastellato – su come sia nato l’alterco di questa mattina tra il sindaco Bandecchi e un giornalista dipendente del Comune di Terni, è con grande indignazione e preoccupazione che condanniamo l’ennesimo episodio increscioso che riguarda i rapporti tra la stampa e il primo cittadino. L’ennesima intimidazione verso chi avrebbe l’ardire di contraddire il primo cittadino. Questo tipo di atteggiamento da parte di un rappresentante eletto è incompatibile con i principi di rispetto, dignità e collaborazione che dovrebbero guidare il funzionamento di un’amministrazione pubblica. Attacchi come questo mettono a repentaglio la sicurezza e l’integrità di coloro che prestano servizio per il Comune di Terni. Non possiamo soprassedere di fronte al fatto che non è certo la prima volta che il sindaco si espone a comportamenti muscolari e intimidatori nei confronti dei professionisti dei media. Azioni che dimostrano un evidente disprezzo per il ruolo fondamentale del diritto di critica che deve essere rispettato e tutelato in ogni contesto. Desideriamo esprimere la nostra più sincera solidarietà al dipendente comunale nonché giornalista coinvolto. Ci aspettiamo da parte dei sindacati prese di posizione nette. Chiediamo alle autorità competenti di prendere immediatamente provvedimenti per garantire la sicurezza e la protezione dei dipendenti e dei giornalisti, nonché di condurre un’indagine approfondita su questo incidente. È fondamentale che venga inviato un chiaro messaggio che tali comportamenti e tali minacce non possono essere tollerati. Inoltre, esortiamo la comunità e le organizzazioni dei media a unirsi nella condanna di questa aggressione e nel sostegno alla libertà di stampa».

FdI: «Idea padronale di interpretazione del ruolo»

Nel pomeriggio sono il coordinamento provinciale e comunale di FdI a prendere posizione: «Stigmatizziamo con forza l’ennesimo atto di intimidazione verbale e fisico di cui il sindaco Bandecchi si è reso protagonista. Siamo di fronte a comportamenti e atteggiamenti che non possono in nessun modo essere giustificati da parte di alcuno, tanto meno da chi dovrebbe rappresentare la massima istituzione della città e che invece non perde occasione per sfoggiare (si fa per dire) atteggiamenti provocatori, insultanti e vessatori verso chiunque. Per questo stigmatizziamo con forza questo ennesimo atto di intimidazione di cui il sindaco di Terni si è reso protagonista nei confronti di un dipendente giornalista del Comune. Intendiamo esprimere la massima solidarietà al dipendente, oggetto di intimidazioni e con lui a tutti coloro che di volta in volta sono oggetto quotidiano di offese e invettive che nulla hanno a che fare con l’esercizio della polemica politica, né del confronto con i dipendenti della struttura comunale come in questo caso. L’idea padronale di interpretazione del ruolo di sindaco non fa parte del mandato ricevuto dagli elettori, che chiedono innanzitutto rispetto e comportamenti adeguati, in sintonia con quanto previsto dalle leggi e soprattutto in linea con la storia della città, sempre aperta al confronto. Le elezioni stabiliscono una maggioranza e una minoranza, e non sovrani e sudditi. Allo stato delle cose, pare chiaro che Bandecchi non abbia ancora imparato che qui le regole si rispettano. Questa è Terni».

Il centrodestra: «Convocazione straordinaria del consiglio»

«Quanto è avvenuto  in piazza Mario Ridolfi – dichiarano i gruppi consigliari del centrodestra – è un episodio molto grave che vede protagonista il sindaco Bandecchi. Le urla e gli spintoni con un giornalista del Comune di Terni danno il senso del clima e dei rapporti che si sono ormai instaurati all’interno di Palazzo Spada.  Al più presto chiederemo una convocazione straordinaria del consiglio comunale affinché il sindaco chiarisca quanto  avvenuto. Sono giorni che registriamo un clima di tensione tra il sindaco e gli operatori dell’informazione, con parole che non appartengono certo ai ruoli istituzionali e che mettono in discussione il diritto dovere di una libera informazione. Tensioni che a maggior ragione non dovrebbero esserci tra gli amministratori e il personale dell’Ente. Abbiamo chiare le parole e i toni che i vertici del comune hanno avuto nei confronti della segretaria generale, della consigliera FdI Cinzia Fabrizi e con alcuni dirigenti. Le forze del centrodestra respingono ogni modo di fare che non sia basato sul lavoro comune, sul dialogo, sul massimo rispetto delle regole, sulla necessità di dare risposte efficaci e trasparenti ai cittadini».

Sinistra italiana Terni

«Quando Bandecchi in un’intervista televisiva diceva che la sua attività preferita fosse fare a cazzotti pensavamo che fosse una provocazione venuta male. E invece la realtà è ancora più inquietante. Non può che destare sconcerto – la nota – quanto successo questa mattina sotto palazzo Spada, ovvero nella casa pubblica dei cittadini luogo del confronto democratico e pacifico, trasformato in un ring da un sindaco che sembrava in piena crisi adolescenziale. Un tale comportamento non è evidentemente accettabile  da nessuno e in particolare da chi ricopre un incarico istituzionale. Ancora più grave perché tale violenza è rivolta verso un dipendente, a cui va la nostra solidarietà, dell’ente comunale di cui il sindaco è il massimo esponente, in totale spregio dei diritti dei lavoratori, della dignità delle persone e con un evidente dislivello di potere».

Terni Civica: «Clima di pesante frizione»

«Questa mattina si è verificato – scrive Terni Civica – un fatto di una gravità senza precedenti, un violento alterco tra il primo cittadino e  il capo ufficio stampa del comune. Uno confronto verbale che ha rischiato di sfociare in uno scontro fisico se non ci fosse stato qualcuno a frapporsi. Questa consiliatura si sta avviando nel peggiore dei «modi, con un clima di pesante frizione, dove il vertice dell’amministrazione sta manifestando nervosismo e insofferenza verso la stampa e il confronto civile. Riteniamo questo clima inaccettabile in un paese democratico, dove non si deve avere timore di esprimere la propria opinione , in cui ci si aspetta che chi ricopre posizioni di responsabilità si comporti con moderazione e non cada in gesti e atteggiamenti intimidatori. Il primo cittadino da garante della civile convivenza e della concordia tra le varie componenti della città, si sta dimostrando insofferente e incapace di tollerare le critiche e di essere moderato nelle reazioni. Pur ignorando i dettagli di quanto accaduto manifestiamo la nostra solidarietà al dipendente comunale, consapevoli che la maggiore responsabilità sta nei vertici che devono mostrare rispetto per il ruolo rivestito Non vorremmo che mentre giustamente si vuol combattere il degrado ambientale della nostra città si debba fronteggiare un inaccettabile degrado istituzionale, con atteggiamenti arroganti – conclude TC – e padronali da chi si sente legittimato dal risultato elettorale a comportarsi in un modo non consono al ruolo».

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