Terni: in corso Vecchio non si vergognano a dire l’età. «La storia del commercio è qui»

Vetrofanie sui negozi storici per mostrare l’anno di fondazione. Daniela Tedeschi: «Serve riequilibrio con la grande distribuzione»

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Corso Vecchio: storico nel nome ma anche per la tradizione di gran parte delle attività commerciali presenti in questa parte del centro di Terni. Attività che, riunite in un comitato, hanno deciso – con un pizzico di orgoglio – di rappresentare a tutti, attraverso delle vetrofanie, l’anno di fondazione. «Parliamo di negozi storici – spiega il comitato presieduto da Daniela Tedeschi – che sono presenti in corso Vecchio sin dalla loro nascita o che si sono trasferiti qui nel corso degli anni».

Chi ‘resiste’

Su un totale di 68 negozi, ben 19 hanno più di 25 anni di età (oltre il 25%). Due sono centenari e 8 hanno oltre 50 anni di storia. Di seguito l’elenco delle attività commerciali con l’anno di fondazione: Piccioni 1906, Paccara 1923, Artigianpelle 1977, Tedeschi 1966, Basconi 1960, Vino Vino 1953, Cipolla 1943, Bulzomì 1969, Sergnese 1956, Galleria Canovaccio 1972, Interni (già Bruni) 1919, Vantaggi 1984, Valentine 1990, Highline Stores (già Tombesi) 1951, Bulli e Pupe 1974, Vizi e Virtù 1992, Times Store 1990, Antonella Il Caffè 1998, Brums 1991.

Daniela Tedeschi

«In attesa delle istituzioni, ci attiviamo noi»

«La storicità di un negozio – afferma Daniela Tedeschi – è un elemento di competitività per lo stesso e un valore aggiunto per la via in cui si trova. Si tratta di attività che si tramandano di generazione in generazione con passione, professionalità e resilienza, nell’ambito di famiglie che rappresentano l’identità e la tradizione del commercio ternano. Sono una risorsa per la città intera, dal punto di vista economico, culturale e sociale. Vanno perciò valorizzate e sostenute, soprattutto in un momento in cui invece ogni giorno chiude un negozio. In passato per attività storiche si intendeva quelle con 30 o 50 anni di esperienza, riteniamo che oggi pure i 25 anni siano un ottimo traguardo. In attesa che la Regione Umbria e poi il Comune di Terni, come già fatto da anni in altri territori, rendano operativo il Registro regionale dei negozi storici – osserva Daniela Tedeschi -, in corso Vecchio ci siamo organizzati da soli a livello di promozione e speriamo che la nostra iniziativa possa essere di stimolo alle istituzioni per procedere in merito, prima che sia troppo tardi. C’è infatti il rischio che tale patrimonio vada disperso, senza la possibilità di poterlo poi ricostituire».

«Riequilibrio con la grande distribuzione»

I commercianti di Corso Vecchio hanno inoltre ideato e realizzato un logo per la loro via, l’immagine stilizzata del teatro ‘Verdi’ circondata da una corona d’alloro di colore oro. Il logo sarà riportato sui canali social comuni e sulle vetrine di tutte le attività, come tratto unitario e distintivo dell’intera via. «Consapevole della complessità della crisi che sta stremando le piccole attività del commercio – conclude Daniela Tedeschi -, ritengo che la valorizzazione dei negozi storici sia uno degli interventi necessari anche per il rilancio del centro cittadino e per il riequilibrio dei rapporti di forza con le altre forme di distribuzione, a vantaggio dell’intera rete dei negozi di vicinato».

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