Terni, incompatibilità Bandecchi: «Sindaco dimostri di aver rimosso le cause»

Sul tema tornano Pd, Innovare per Terni e M5S: «abbiamo sottolineato la correttezza della relazione del segretario generale fin da subito»

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C’è attesa. Si muoverà qualcosa da palazzo Bazzani o no? Vedremo. Fatto che sta il nodo incompatibilità del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, resta al centro dell’attenzione: a tornarci sono gli esponenti in consiglio comunale di Pd, M5S e Innovare per Terni.

«Incompatibile» per il ministero. Bandecchi: «Il problema non esiste»

L’input

«Lo scorso 3 agosto – spiega Maria Grazia Proietti, Francesco Filipponi, Pierluigi Spinelli, Claudio Fiorelli e Josè Kenny – abbiamo ricevuto il parere del ministero dell’interno, rispetto all’incompatibilità del sindaco Bandecchi. Fin dalla seduta di convalida degli eletti del 19 giugno, abbiamo sottolineato la correttezza della relazione del segretario generale, che palesava i motivi di incompatibilità. Ritenevamo la correttezza di quanto scritto dal segretario generale sul mancato rispetto dell’articolo 63 comma 1 numero 2, vista la palese riconducibilità al sindaco delle società richiamate anche nel parere ministeriale, che gestiscono l’università telematica Niccolò Cusano. Rimaniamo – concludono – pertanto in attesa di conoscere dalla prefettura l’eventuale esercizio delle prerogative del caso, secondo le disposizioni del testo unico, valutando anche l’applicazione dell’articolo 70 comma 2 del tuel, e al sindaco Bandecchi di dimostrare nella sede del consiglio comunale di aver o meno rimosso le cause di incompatibilità».

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