Chi l’ha notato alla stazione ferroviaria di Terni, lo scorso giugno ma anche mercoledì, ha pensato – ottimista – che fosse un modo per testare l’entrata in funzione del treno – destinato probabilmente al brand ‘Frecciarossa’ – sulla tratta Terni-Orte e quindi ad un collegamento della stazione umbra alla linea dell’alta velocità.
Invece l’ETR 700 n. 16 di Trenitalia, di nuovo in viaggio fra Umbria e Lazio, sarebbe utilizzato per normali attività diagnostiche sulle linee che vengono svolte ciclicamente. Nulla che riguardi – questa l’informazione che trapela da Ferrovie dello Stato – futuri sviluppi di traffico. D’altronde il treno in questione, che mercoledì si sarebbe pure fermato per un guasto, è dotato di strumentazioni per controllare la funzionalità dei sistemi viari, compresi i sensori che interagiscono con i treni lungo i binari. Sogno riposto, quindi, ma la speranza è l’ultima a morire.