Terni, misure antismog ‘Stretta’ del Comune

Qualità dell’aria, limiti sforati anche nel 2017 e l’amministrazione comunale emette nuove ordinanze: ulteriori divieti per traffico veicolare e riscaldamento. Misure ed eccezioni

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La ‘zona zero’

«Nessuna crociata contro la legna, ma servono nuove ordinanze a tutela della salute dei cittadini. I dati del 2017 sono in miglioramento rispetto all’anno precedente, ma abbiamo comunque sforato e servono provvedimenti». Questa la premessa con il quale il Comune di Terni, con doppia ordinanza a firma del sindaco, dal 22 gennaio aumenterà le misure per tentare di diminuire la quantità di polveri sottili nell’aria: in sostanza – zona di salvaguardia ambientale e ‘zona zero’ – il divieto di circolazione nelle giornate di lunedì e martedì coinvolgerà anche i veicoli euro 3 e 4, mentre per quel concerne il riscaldamento domestico c’è la ‘stretta’ sull’impiego dei camini a biomassa legnosa (biocombustibile pellet compreso). Con varie eccezioni, in entrambi i casi. I provvedimenti resteranno in vigore fino al 31 marzo.

LE PAROLE DEL SINDACO DI GIROLAMO: «SFORATI LIMITI ANCHE NEL 2017, ECCO COME RISPONDIAMO», VIDEO

La riflessione e la decisione Un aggiornamento rilevante rispetto ai provvedimenti scattati lo scorso novembre. Motivo? Il Comune, letti i dati di fine anno, si è reso conto che sì, c’è stato un leggere miglioramento rispetto al 2017, ma proprio così bene non va. Anzi. E allora è tempo di dare maggior peso alle soluzioni da adottare dopo i confronti con la Regione e la discussione sul piano strategico ambientale: le particelle di pm10 e pm2.5 nell’aria restano un problema. Anche perché, una delle motivazioni esposte dall’amministrazione, la poca piovosità ha inciso.

LA NUOVA ORDINANZA SUL RISCALDAMENTO DOMESTICO, MISURE ED ECCEZIONI

Marta Frittella

Euro 3 e zona di salvaguardia ambientale Nelle giornate di lunedì e martedì, a partire dal 22 gennaio, potranno circolare (motore diesel o benzina, le fasce orarie sono 8.30-12.30 e 15.30-19.30) nell’intera area comunale (eccezioni Papigno, Marmore, Piediluco, Cascata delle Marmore, Collestatte, Larviano, Valserra, S. Liberatore, La Castagna, Cesi, Collescipoli, Poggio Azzuano, Carsulae, Battiferro, tratto ternana della E45 e RaTo) solo veicoli dall’euro 4 in su, con l’esclusione dunque dei mezzi euro 3. Per quel che concerne motoveicoli e ciclomotori esclusi gli euro 0 e euro 1.

I NUOVI PROVVEDIMENTI PER IL TRAFFICO VEICOLARE, L’ORDINANZA

Leopoldo Di Girolamo

‘Zona Zero’ e sanzioni L’area centrale della città – sempre di lunedì e martedì, stessi orari – sarà transitabile solo da mezzi euro 5 ed euro 6 con divieto che scatta per gli euro 4. Le eventuali sanzioni? Pagamento da 164 a 663 euro. Infine, su questo aspetto,nell’ordinanza viene ricordato che durante «la sosta i veicolo devono avere il motore spento». Detto ciò, chiaro che il Comune abbia puntato – già in passato ci furono polemiche – il mirino sui riscaldamenti e varie sfaccettature. D’altronde, nella nuova ordinanza, l’amministrazione ricorda che ‘che nella 1° relazione intermedia di monitoraggio di Vas del Prqa approvata il 1° febbraio 2016, è evidenziato che a livello regionale le emissioni di pm10 derivano in larga parte (74%) dal riscaldamento residenziale a biomasse legnose e tale percentuale diminuisce leggermente pur mantenendosi nello stesso ordine di grandezza se si prende in considerazione l’ area di Terni (66%); le emissioni di pm10 dovute al riscaldamento domestico limitatamente al solo apporto dato utilizzando come combustibile le biomasse legnose (anno 2010), sono dovute principalmente ai caminetti (59%), stufe tradizionali (27%) e per ultimo alle caldaie (14%). Tale valore può essere spiegato in parte da un maggiore utilizzo e consumo di legna nei caminetti  rispetto sia alle stufe che alle caldaie, ma anche dal fatto che i caminetti, a parità di calore erogato, hanno una emissione di pm10 maggiore rispetto alle altre tipologie di impianto’.

LA ‘ZONA ZERO’ E I PROVVEDIMENTI DI FINE 2016

Leopoldo Di Girolamo ed Emilio Giacchetti

Camini per riscaldamento, stufe e stelle Dal provvedimento (sanzioni da 80 a 480 euro) sono esclusi i cittadini che, come forma di riscaldamento, possiedono solo il camino. Lunedì e martedì (h24) off-limits per l’impiego fatta eccezione per le attività commerciali e industriali: «Non vogliamo – ha spiegato il dirigente del Comune Marco Fattore – spegnerli, ma occorrono decisioni drastiche. L’Umbria è la Regione con il più alto consumo pro capite di legna. Ci saranno dei controlli a campione e ci risulta che sia soprattutto l’asse nord di Terni a utilizzare in maggior misura i camini, in special modo borgo Rivo». Passaggio poi sui camini: «Termocamini e stufe a pellet possono restare accese se sono dalla due stelle – questo il sistema di classificazione – in su. Ripeto, non c’è alcuna crociata e ci sono dei camini ad alto rendimento che possono comunque funzionare». A tal proposito QUI è possibile leggere tutte le specifiche del caso: servirà armarsi di pazienza e controllare.

LA SOSPENSIONE PER LE FESTIVITÀ

A destra il dirigente Marco Fattore

La ‘bacchettata’ ai cittadini e gli incentivi A questo tema Fattore ci erà però arrivata partendo da una considerazione: «Non facciamo solo monito e ordinanze. Ci sono delle attività che hanno l’obiettivo di venire incontro ai cittadini, come ad esempio gli incentivi per la sostituzione/ammodernamento degli impianti e il cambio degli impianti carburante per l’auto. Ecco, in tal senso ci aspettavamo di più da parte dei cittadini. Ricordo che ci sono 800 mila euro di finanziamento da parte del ministero dell’ambiente, che consente di ottenere incentivi da 500 a 1000 euro per l’inserimento di impianti gpl e metano. L’elettrofiltro per i camini? Può essere una soluzione, al momento non è contemplata». Sull’argomento, parlando di bandi a disposizione, è poi intervenuta la funzionaria del Comune Marta Frittella: «Segnalo – ha aggiunto rispetto alle parole di Fattore – che ci sono anche gli ecoincentivi Icbi (Iniziativa carburanti basso impatto, appunto) per l’installazione di impianti a metano o gpl, vale per veicoli da euro 3 in su. Lo scorso anno, in merito alle richieste di interventi per rendere a basso impatto i vari impianti, si sono fatti avanti circa cinquanta soggetti». Tirato in ballo, sempre in riferimento alla necessità di dialogo e aiuto dal lato cittadini, il ‘Progetto Gioconda’ riguardante i giovani e l’ambiente.

Walter Giammari

I restanti giorni e il pericolo ‘brucia tutto’ La preoccupazione del Comune non si ferma solo ai giorni di divieto. Ma anche a quelli ‘liberi’: «Facciamo questo – hanno sottolineato Fattore e Frittella – con la speranza che dal mercoledì alla domenica si bruci solo legna. Perché ci arrivano notizie che in realtà nel camino ci si butti anche altro, visto che l’Asm ci ha fatto presente che la quantità di carta ritirata in questo periodo diminuisce in alcune zone».

Grammi e pm10 Poi ecco l’esempio concreto – che coinvolge entrambi i fronti – sulla quantità di particelle prodotte: «Un chilo di legna produce otto grami di pm10, lo dice uno studio – Frittella e l’assessore all’ambiente Emilio Giacchetti hanno esposto la situazione – dell’Arpa Friuli Venezia Giulia. Con la stufa a pellet c’è un grammo, mentre un metro cubo di metano ne produce 0,006 grammi». Poi spunta anche uno studio francese a dar forza al messaggio: «Mezza giornata di camino acceso equivale a 3 mila 500 chilometri percorsi con una macchina diesel».

Terni

L’altitudine ‘salva’ cittadini e la convinzione Tutto ciò non riguarderà alcune zone del territorio. A causa di una semplice questione, l’altitudine: «Le aree sopra i 300 metri sono escluse. Quindi – in tal caso è stato il funzionario del Comune Walter Giammari a dare deludicazioni – la Valserra, Miranda, Marmore e Piedimonte sono fuori. Non vale lo stesso per Collescipoli e Papigno». In tutto ciò l’amministrazione comunale si dice convinta «di poter ridurre l’inquinamento con le nuove misure, abbiamo preso spunto da altre zone d’Italia che già le applicano. In particolar modo l’area della pianura padana».

Arriva il censimento dei camini: «Cittadino capisca sforzo» Al tema dell’inquinamento atmosferico si lega anche un altro annuncio dell’amministrazione comunale: «Previsto – ha spiegato Giacchetti – il censimento dei punti fumo dell’area urbana. Ci sarà una sorta di database e rientra nel piano strategico ambientale». Insomma, c’è chi si dovrà giocoforza adattare al nuovo contesto: «Ci interessa – ha concluso il sindaco – che i ternani apprezzino lo sforzo che stiamo facendo per migliorare la qualità dell’aria». Bella sfida considerato il momento.

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