Terni, movimenti in vista all’ex Novelli di via del Commercio

Da alcuni mesi è stato acquisito all’asta l’immobile da quasi 5 mila metri quadrati di superficie commerciale: Comunità Energetiche Spa in campo

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di S.F.

Un doppio deposito al Suape, lo Sportello unico per le attività produttive e l’edilizia. La prima per l’avvio di commercio all’ingrosso, la seconda per una notifica sanitaria igiene ed alimenti. Entrambe apparse venerdì a distanza di poco tempo: restyling in vista in via del Commercio 22, nella zona industriale di Sabbione a Terni, dove un tempo era attivo il Gruppo Novelli nel complesso direzionale da superficie commerciale di poco inferiore ai 5 mila metri quadrati. Il motivo è legato alla recente acquisizione all’asta dell’immobile che, come noto, è uno dei lotti finiti al centro della procedura fallimentare che oltre un quinquennio fa ha coinvolto la Alimentitaliani srl di Cariati.

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Il passaggio tecnico

L’asta è andata a buon fine nella primavera del 2022 – prezzo base sceso fino a quota 324 mila euro -, quindi la procedura si è formalmente conclusa mesi dopo come da prassi accade in queste circostanze. Il complesso immobiliare fu ristrutturato nel 2006 ed è edificato in parte a tre piani ed in parte a piano unico: il fabbricato principale è per uffici con servizi e area vendita, il ‘secondario’ è con un magazzino disposto su due livelli. Come detto un tempo qui era attivo il Gruppo Novelli, poi nel corso del tempo è sviluppata la storia che ha portato alla situazione attuale. Ma chi c’è dietro all’acquisizione?

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L’ingresso. L’energia green

Ci ha pensato la Comunità Energetiche Spa – il Ceo, come riportato nel portale ufficiale, è l’ex TerniEnergia Paolo Allegretti – a farsi avanti per prendersi l’immobile. Si tratta di una società del fondo italiano Fiee (100%), «specializzato nell’investimento su aziende e progetti legati alla sostenibilità e all’efficienza energetica». L’obiettivo aziendale è specificata: «Sviluppiamo, costruiamo e investiamo su impianti fotovoltaici. La nostra mission – si legge – è quella di fornire energia green ai clienti senza fargli sostenere gli oneri finanziari e burocratici per la costruzione dell’impianto, con meccanismi Seu o Cer». Da quanto appreso sono attese novità in tal senso a stretto giro. La certezza è che al piano terra (non c’è un portiere all’ingresso) sono ancora attivi alcuni dipendenti legati alla vecchia vicenda che, da quanto appreso, a breve si trasferiranno a Spoleto.

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