Terni, nasce la cellula dell’associazione Luca Coscioni

Sabato l’inaugurazione con Marco Cappato e Mina Welby. «Pronti a lottare per tutte le libertà violate»

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di Veronica Quadraccia

Nasce a Terni la cellula dell’associazione Luca Coscioni: si è costituita sabato, con una ‘inaugurazione’ online a cui hanno partecipato anche il tesoriere nazionale Marco Cappato, la presidentessa Mina Welby, la segretaria generale Filomena Gallo e Matteo Mainardi, coordinatore nazionale della campagna referendaria eutanasia legale. Obbiettivi ‘abbracciati’ dalla neonata cellula gli stessi dell’associazione nazionale, che spaziano dalla legalizzazione dell’eutanasia e della cannabis terapeutica fino all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla procreazione medicalmente assistita. E ancora, cure palliative, testamento biologico, diritti lgbt, diritto alla scienza e il rispetto della 194.

Tanta partecipazione

L’appello dei fondatori è «far sapere a tutti i cittadini che possono contare su un nuovo organo di diritto pronto a lottare al loro fianco per le libertà violate», contattando la pagina Facebook ‘Cellula Coscioni Terni’, via mail a [email protected] o [email protected] e telefonicamente al numero 328/6017048. Oltre all’aiuto alle singole persone saranno organizzati presto dibattiti sui singoli temi è stato sottolineato. «Sarà nostra cura – hanno aggiunto i fondatori – fare corretta informazione sul territorio su cure palliative, testamento biologico, diritti in tema di salute riproduttiva, barriere architettoniche, insomma nuove conquiste di libertà civili e monitoraggio di quelle che dovrebbero essere ormai acquisite». A partecipare all’inaugurazione sono stati anche esponenti della politica locale e del territorio, come il consigliere comunale di Senso civico, nonché fondatore della cellula, Alessandro Gentiletti ma anche Thomas De Luca, Comunardo Tobia e Andrea Giuli, «a testimonianza che i diritti civili non conoscono colore politico». Tante anche le associazioni presenti, da Laura Santi, fondatrice della cellula perugina, a Marco Scarpellini, dell’associazione Libera uscita, Luca Montali di Altro vento, Alessandro Chiometti di Civiltà laica, esponenti di Terni Valley ed esponenti dei Giovani democratici Terni.

I temi al centro

Al momento l’attenzione è rivolta al 15 febbraio, quando la Corte costituzionale deciderà l’ammissibilità dei quesiti referendari su cannabis ed eutanasia e quindi sulla possibilità o meno di indire i referendum. «Grazie a tutti i presenti e soprattutto a chi tra voi ha dedicato del tempo alla raccolta firme questa estate – ha commentato Cappato – questa cellula sarà un investimento sul futuro anche investendo su temi meno conosciuti. Ora c’è una trepidante attesa per la decisione della Corte, ci sono voci che parlano di una bocciatura dei referendum ma noi siamo pronti ad entrambi gli scenari: o ci aspetteranno tre mesi di lotta o diventano determinanti giornate come oggi in cui persone si uniscono per le libertà. Il sostegno che abbiamo dato a Mario nelle Marche – riferendosi al caso di un tetraplegico di Ancona a cui, dopo una lunga battaglia legale è stato concesso l’aiuto al suicidio assistito – è stato determinante. Il suicidio assistito è già legge e Mario è un precedente fondamentale. Con il referendum noi sicuramente arriveremo a una soluzione decisa dal popolo ma anche senza il referendum noi abbiamo dimostrato che ci sono gli strumenti di lotta e non dobbiamo perderci d’nimo perché nel caso in cui venisse impedita riusciremo comunque. Il vero danno – ha concluso – sarebbe per la democrazia».

Di Terni l’infermiera che ha assistito Welby

A tornare sul caso Mario anche Filomena Gallo, che insieme al collegio di giuristi dell’associazione Coscioni ha seguito la vicenda fin dall’inizio. «Mario -ha detto – è una persona che chiede in Italia di ricorrere al suicidio per la prima volta ottiene il via libera. Ora Mario potrà decidere quando procedere nella piena libertà. Ma non c’è solo Mario ora stiamo seguendo anche il caso di Antonio. Di lavoro ce n’è davvero tanto dal diritto alla cura, all’assistenza, alla salute riproduttiva, il diritto alla scienza; queste sono le linee guida dell’Associazione Luca Coscioni». Linee guida che verranno seguite anche nella cellula ternana a cui la presidentessa Mina Welby è particolarmente legata: «È di Terni- ha sottolieato – l’infermiera che mi ha aiutato spiegandomi tutte le manovre che dovevo fare per assistere mio marito Pier Giorgio. Gli sarò per sempre grata di quello che ha fatto per noi».

Gentiletti: «Nasce realtà importante»

«Grande partecipazione questa mattina per la fondazione dell’associazione Luca Coscioni a Terni» ha commentato Alessandro Gentiletti». «La prova – ha continuato – che la nostra è una città attiva, dove le persone non cedono alla tentazione egoistica di risolvere i loro problemi in privato, ma scelgono di allearsi e fare rete insieme, facendole divenire battaglie di tutti. Grazie a Marco Cappato, Filomena Gallo, Laura Santi, Matteo Minardi e a Mina Welby per aver partecipato alla prima riunione. Grazie a Maria Sole Giardini, referente della nuova cellula ternana e ai politici di varie estrazioni e schieramenti che hanno fatto pervenire il loro sostegno. Una realtà importante, che sarà di supporto a tutti i ternani che ne hanno bisogno. La passione per i diritti degli altri ci ha fatto ritrovare insieme, portando a termine un percorso iniziato oltre dieci anni fa con Beppino Englaro ed aprendo un nuovo grande campo civile. Abbiamo discusso dei problemi legati alla disabilità, all’accesso negato alle cure palliative, all’autodeterminazione e alla libertà delle donne, alla depenalizzazione della cannabis, all’importanza della ricerca scientifica e molto altro ancora. Un cammino comune che nasce prima e va oltre l’appartenenza di parte. Significativa la presenza di tante realtà associative presenti sul nostro territorio, che rappresentano un tessuto sociale attivo e prezioso per tutti».

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