Gabelletta-Maratta, nuovo cavalcavia: proposta variante

Terni – La società vincitrice dell’appalto, la romana 2P Asfalti, vorrebbe procedere in altro modo rispetto al progetto esecutivo del Comune. Possibile via ad ottobre

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di S.F.

L’aggiudicazione efficace dell’appalto è arrivata a luglio ma per l’avvio dei lavori ci sarà da attendere almeno un paio di mesi. In primis perché l’Anas è ancora impegnata nei lavori di asfaltatura di alcuni tratti, ma non solo: la 2P Asfalti srl, società vincitrice del bando per la demolizione e la realizzazione del nuovo cavalcavia di attraversamento della Ss675 (il raccordo Terni-Orte), ha proposto una variante migliorativa del progetto esecutivo preparato dai tecnici di palazzo Spada. Il focus è in particolar modo sui materiali, con la società romana che spinge per l’utilizzo dell’acciaio piuttosto che del cemento armato. Fatto sta che tutto ciò deve essere formalizzato ed, eventualmente, accettato dal Comune.

DEMOLIZIONE, COSTRUZIONE E TRAFFICO: I DETTAGLI

Gabelletta-Maratta, nuovo cavalcavia: appalto aggiudicato

IL PROGETTO ESECUTIVO DEL COMUNE

Un tratto del Rato e il cavalcavia della Gabelletta-Maratta

La previsione

La società di via San Basile si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 28,55% ed un importo contrattuale netto di poco inferiore ai 715 mila euro. D’altronde l’opera è tutt’altro che semplice e veloce, fatta eccezione – se non ci saranno intoppi – per la demolizione notturna del cavalcavia esistente da accordare con l’Anas: in un primo momento l’ipotesi per la consegna dei lavori era stimata tra ottobre e novembre, ma di mezzo c’è la proposta di variante migliorativa (opzione prevista dalla legge) da parte della 2P Asfalti per questioni legate a manutenzione e durevolezza della nuova struttura. L’atto è ancora da presentare in via formale, dopodiché starà ai tecnici e all’amministrazione valutare in modo positivo o meno: in ogni caso non ci sarà un aumento del costo rispetto all’importo originario. Fatto sta che quantomeno fino al mese di ottobre non si muoverà nulla, come richiesto da Anas. Nel contempo da poco più di un mese c’è un nuovo Rup a seguire l’iter, l’ingegnere Leonardo Donati: a lasciargli il posto – tempo di pensione anche per lui – è Stefano Marinozzi.

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