Terni, parco Cardeto: come perdere un anno

La richiesta di abbattere e rifare una palazzina era arrivata a gennaio, ma è stata approvata solo a dicembre

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Un anno buttato. Tra lettere che andavano e venivano, tra pareri tecnici e sopralluoghi. Ma anche tra dubbi ed incertezze su un progetto che, a quasi tre anni dalla chiusura (i lavori iniziarono a marzo 2013 e dovevano terminare in nove mesi), vede un parco di Cardeto ancora ‘a mezzo servizio’ e sul quale i dubbi si sommano ai dubbi.

Da gennaio a dicembre Per prendere, a dicembre, la decisione di dare il via libera a quella che viene definita una ‘variante migliorativa’ del progetto relativo al parco – si abbatterà e si rifarà la palazzina degli spogliatoi – ci sono infatti voluti dodici mesi pieni. Perché la richiesta, motivata dalle “gravi e irreversibili inefficienze strutturali” era stata presentata in Comune il 14 gennaio. Poi, tra un parere negativo, un approfindimento e l’altro – e le proteste della gente, esasperata perché quel parco non possono utilizzarlo se non in parte – alla fine si è arrivati al 9 dicembre. Quando la giunta comunale ha detto che si poteva procedere.

I tempi Per tirare giù tutto e rifare da capo quella palazzina, si prevedono 241 giorni di lavori (otto mesi). Come dire: più di quanti ne sono passati tra la prima richiesta e l’approvazione. Ma da palazzo Spada assicurano che a primavera il parco ‘Bruno Galigani’ riaprirà comunque nella sua totalità – palazzina a parte, ovviamente – con le adeguate protezioni di un cantiere che sarà proprio in mezzo ai viali e ai giochi previsti.

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