Terni, piscina chiusa: società nella bufera

L’Aquasport – insieme alla Imperium di Roma – doveva gestire un impianto a Novara, ma l’apertura non c’è stata è il Comune ha deciso di far decadere l’accordo

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A parlare di «telenovela», a proposito della piscina scoperta di via Solferino a Novara, è stato il quotidiano torinese La Stampa, che ha scritto che «dopo un mese di date continuamente rimandate, finisce con la rinuncia. Le società Aquasport di Terni (che gestisce anche molti altri impianti simili; ndr) e Imperium di Roma, unite in pool, avevano ottenuto l’aggiudicazione il 30 maggio, ma non hanno mai aperto l’impianto. Ora il Comune, dopo una serie di richiami, ha deciso la revoca dell’aggiudicazione e ha passato gli atti all’ufficio legale per chiedere i danni».

La storia Quella della piscina novarese, sempre secondo La Stampa, «è una storia sfortunata. Il precedente gestore, la Libertas Nuoto, che aveva un contratto fino al 2018, ha comunicato la volontà di rinunciare il 22 febbraio perché sostiene di averci rimesso, a causa soprattutto dell’introduzione della sosta a pagamento nei dintorni. In Comune hanno provato a convincerli a ripensarci con una revisione del canone, ma invano. Allora è partita la nuova gara, aggiudicata a Aquasport e Imperium, con un’unica offerta. 

Aquasport Il resto, scrive il quotidiano torinese, «è storia delle scorse settimane, tra continui rinvii, cartelli rinnegati e inviti ad adempiere. Il 26 giugno, con il terzo sollecito, è arrivato anche l’avvio della procedura di decadenza. Il legale rappresentante di Aquasport, Fabrizio Rossi, ieri era irrintracciabile. Al telefono rispondeva per sms: «Sono all’estero».  Anche umbriaOn ha tentato di contattarlo, ma senza riuscirci. Ovvio che – se e quando vorrà dare la sua versione – saremo lieti di ospitarla.

 

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