Terni: «Quel cantiere inquina». È protesta

Polveri e rumore, i lavori lungo la ferrovia preoccupano i residenti di via D’Annunzio. Sopralluogo dell’Arpa dopo la richiesta d’intervento

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Nubi di fumo che si alzano dai mezzi a gasolio, accompagnate dalle polveri sollevate dalla movimentazione della massicciata ferroviaria. E poi un rumore continuo, provocato dai motori delle motrici lasciate accesse, che – anche di sera – tiene ‘compagnia’ la zona per ore intere: succede, stando alle segnalazioni, nel cantiere ferroviario in corso in via Tito Oro Nobili, a poca distanza dalla stazione, finito al centro delle lamentele dei residenti del condominio di via D’Annunzio 12, in particolare di coloro che, con le proprie finestre, affacciano sui binari. Tra loro c’è chi ha preso carta e penna e, con tanto di documentazione video-fotografica, ha segnalato la cosa all’Arpa, denunciando l’inquinamento acustico ed ambientale che verrebbe provocato dal cantiere. Pronta la risposta dell’Agenzia di protezione ambientale, che venerdì ha svolto un primo sopralluogo sul posto.

La questione

Avviato ormai da mesi, dopo essere stato bloccato nella fase più critica dell’emergenza coronavirus, da qualche settimana il cantiere è tornato in funzione. «È attivo sia nelle ore diurne che notturne – spiega un residente -. La mattina e il pomeriggio principalmente vengono movimentati i sassi per la massicciata. Complessivamente c’è un giro di cinque tir che portano i sassi al cantiere e un caterpillar che li carica sui vagoni. Vengono però accesi (pur stando fermi) anche i mezzi su rotaia alimentati a gasolio. La sera, a partire dalle 21,30, i motori dei mezzi vengono accesi di nuovo, per poi partire intorno alle 22,30 e alzare nubi di fumo». Quasi ogni sera, raccontano ancora i residenti, si ripete lo stesso copione e c’è chi le nubi le ha notate anche più a distanza, da via Giambattista Vico. «L’inquinamento dell’aria non è provocato solo dal gasolio, ma anche dalle polveri sollevate con la movimentazione giornaliera dei sassi della massicciata ferroviaria, prima per lo scarico da tir, poi per il successivo carico sui vagoni ferroviari con la motopala». Una situazione, questa, che sta preoccupando i residenti – esasperati anche dai continui rumori notturni – i quali, oltre ad aver scritto ad Arpa per segnalare la problematiche, hanno ipotizzato anche di promuovere una petizione.

Scattano le verifiche

Come accennato, nella serata di venerdì personale dell’Arpa, insieme a due agenti della polizia locale, è intervenuto in via D’Annunzio per verificare la situazione oggetto della segnalazione. Nei prossimi giorni verranno svolte ulteriori verifiche sulle modalità di svolgimento del cantiere, affidato da Ferrovie dello Stato ad una ditta esterna.

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