Terni, servizi educativi: «Degrado e speranze»

‘Sorprese’ in via Cadore e attesa per la richiesta di deroga per le assunzioni, CoSec: «Non ci si può stupire se si insiste sulla strada del depotenziamento»

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CoSec-amministrazione comunale, la partita va avanti. In gioco – post ricorso al Tar e discorso statalizzazione del ‘Borgo Trebisonda’, rimanendo su tematiche recenti – entra anche il degrado scoperto giovedì mattina nella struttura di via Cadore, con promessa di intervento da parte dell’Ater: la speranza dei genitori, in primis, è legata alla richiesta di deroga per le assunzioni.

Degrado in via Cadore Si parte dallo ‘spettacolo’ trovato da alcuni genitori nei locali della sede delle ex scuole ‘Trebisonda’ e ‘Oberdan’: «E degrado sia. Se si confonde il ‘contenitore’ con il ‘contenuto’, se si insiste sulla strada del depotenziamento e della chiusura dei presidi territoriali non ci si deve poi stupire se il degrado avanza. Sociale, culturale e urbano. Un paradigma che tutti conoscono, ma che spesso viene dimenticato da chi è chiamato a fare le scelte. Questo vale per via Cadore così come per altre zone di Terni. Per questo il CoSec di fronte al degrado di via Cadore, sede delle scuole ex ‘Trebisonda’ e ‘Oberdan’, si indigna in quanto genitori, ma non si sorprende in quanto cittadini: dove i presidi territoriali socio-culturali fondamentali come i servizi educativi chiudono, il degrado avanza. Lo denunciammo in tutte le sedi».

IL COMUNE IN PRESSING SUL VIMINALE PER LA DEROGA ASSUNZIONI

La ‘Casa delle Musiche’

Criticità della zona Per il comitato «se si vuol fare credere che il presidio ‘Trebisonda’ si è salvato solo perché mantiene lo stesso nome e si sono mantenute le stesse mura, si fa una operazione demagogica che denota poca conoscenza del territorio e del proprio servizio educativo. La scuola ‘Trebisonda’, come la vicina ‘Casa della Musiche’, è sorta lì per rispondere ai bisogni di un quartiere pieno di criticità. Doveva essere un presidio radicato nel territorio e collegato direttamente con il Comune, un’opportunità sociale e culturale per il quartiere. Ma l’Amministrazione ha deciso che non era più necessaria, che poteva essere sacrificata sull’altare dell’ottimizzazione delle risorse, della quadratura del bilancio. Con un tratto di penna è stata cancellata un’esperienza decennale, l’esperienza più avanzata di Terni in tema d’integrazione. Dove il mix di etnie presenti ha arricchito culturalmente tutti, dove gli usi e costumi diversi sono stati trasformati in progetti condivisi diventando il progetto educativo della scuola. Esempio di scuola che, uscendo dai canoni educativi ministeriali, si apre al territorio arricchendo così il suo patrimonio culturale. Dove la cooperazione profonda tra famiglie e scuola nell’educazione dei bambini significava mostrare una convivenza possibile e, ancor di più, la possibilità di essere attori della vita sociale».

‘TREBISONDA’, IL TAR BOCCIA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE: «NON C’E’ STATA CHIAREZZA»

Tiziana De Angelis

Le assunzioni Il CoSec sottolinea che «l’amministrazione invece di potenziare ed esportare un modello ha deciso di cancellarlo e così, come il sonno della ragione genera mostri, la poca conoscenza e la chiusura dei servizi genera degrado. Per questo il comitato si augura che arrivi la deroga per le assunzioni nei Sec, è un nostro obiettivo. Seguiremo gli sviluppi e incalzeremo il Comune affinché passi dalla possibilità all’assunzione reale. Non permetteremo di trincerarsi dietro i problemi di bilancio per non completare l’organico e creare ulteriori disagi all’utenza. Ci auguriamo che la strategia di puntare sul disservizio, sulla confusione per allontanare l’utenza e avere così la motivazione per chiudere altre scuole, come già visto dai tempi della chiusura della scuola comunale per l’infanzia di Campitello, venga abbandonata definitivamente. I fatti di via Cadore, anche se per ora circoscritti, suonano come un campanello di allarme, un monito per tutti: la vera barriera al degrado e all’insicurezza sono servizi efficienti ed efficaci in grado di lavorare in sinergia con il Comune. Per questo servono risorse umane professionali che ci sono, progettualità e risorse economiche. L’alternativa sono le solite quattro telecamere che non risolvono i problemi, al massimo li filmano. Ma la scelta finale spetta al Comune. O punta sui servizi, o parla d’altro».

LA ‘CHIAMATA’ DELLA DE ANGELIS E LA RISPOSTA DEL COSEC

La sede dell’Ater

Ater pronto L’episodio di via Cadore era stato commentato dall’assessore alla scuola, Tiziana De Angelis, in occasione della conferenza provinciale per l’approvazione della nuova rete scolastica: «Giovedì mattina una delegazione di genitori ha effettuato un sopralluogo nei locali a ridosso della scuola primaria ‘Oberdan’ (sede distaccata) in via Cadore. I genitori si erano allarmati poiché avevano visto una parete affumicata e le finestre aperte in un appartamento sfitto sopra i locali scolastici. Dal sopralluogo, prontamente espletato, è emerso che la zona dei garage sotto la scuola è  degradata e che gli appartamenti sopra la scuola, che dovrebbero essere vuoti, vengono frequentati in maniera abusiva. L’Ater si è impegnato a ripristinare le condizioni di sicurezza indispensabili».

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