Terni, sindacati polizia: Coisp al vertice

Il segretario provinciale Francesco Zumbo e quello nazionale Stefano Spagnoli soddisfatti per il risultato raggiunto: «Punto di partenza»

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Ottantaquattro poliziotti rappresentati e vertice del consenso sindacale nella polizia di Stato della provincia di Terni. A raggiungere il risultato è stata la federazione Coisp: «Ora, più che mai la nostra organizzazione sindacale sente, sulle proprie spalle, la responsabilità di garantire la difesa dei diritti dei poliziotti e posso assicurare che ne io, né gli altri quadri sindacali ci risparmieremo in questo senso», commenta il segretario provinciale Francesco Zumbo.

Il dialogo

Zumbo sottolinea che «l’elevato consenso raggiunto non lo consideriamo un punto d’arrivo ma un punto di partenza. Il Coisp ha sempre dialogato costruttivamente con l’amministrazione ma anche con fermezza e determinazione quando è stato necessario, e proprio questo metodo ci ha consentito di raccogliere l’enorme consenso tra i poliziotti ternani. Un ringraziamento va ovviamente, prima di tutti, a quest’ultimi che hanno deciso di rinnovare, o dare per la prima volta, la fiducia alla nostra organizzazione sindacale. Voglio poi ringraziare, a nome di tutta la segreteria provinciale di Terni, la segreteria nazionale Coisp che non ha mai fatto mancare il proprio supporto. Ringrazio infine gli amici del Mosap (Movimento sindacale autonomo di polizia) e tutti coloro che hanno dato fiducia a questo nuovo progetto rassicurandoli, sin da ora, che il futuro sarà fondato su un continuo lavoro a tutela del personale».

Difesa dei diritti

Soddisfazione e ringraziamenti anche da parte del segretario nazionale Coisp, Stefano Spagnoli: «L’elevato consenso di un sindacato di polizia consente, a chi lo rappresenta, di far sentire ancora più forte la propria voce in difesa dei diritti dei poliziotti che, ormai da troppo tempo, la politica del passato, aveva relegato al ruolo di capro espiatorio in tema di sicurezza quando le colpe erano invece proprio delle scellerate scelte fatte negli ultimi anni dalla politica stessa in materia di difesa della legalità».

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