Terni, terrore in villa: imprenditore rapinato

La banda composta da tre malviventi armati di pistola e coltello è entrata in azione la sera del 13 febbraio alle porte di Marmore. Indagini a tappeto

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È caccia aperta a tre banditi di nazionalità italiana che la sera del 13 febbraio – intorno alle 19.30 – hanno rapinato un commerciante 50enne ternano all’interno della propria abitazione nella zona fra Papigno e Marmore (Terni), dove vive da solo. L’uomo, separato e che ha un negozio di animali a Terni, stava rientrando in casa al termine della giornata quando è stato assalito dalla banda e, sotto la minaccia di una pistola semiautomatica e di un coltello, costretto a consegnare i contanti che aveva in casa, circa 3 mila euro in tutto, oltre ai gioielli.

La zona in cui è stato compiuto il ‘colpo’

Terrore I malviventi, dopo averlo immobilizzato sull’uscio, sono entrati e hanno messo a soqquadro l’intera abitazione, portandosi via – oltre ai soldi – anche diversi monili e preziosi in oro. Quando hanno capito che nella villa di Marmore non c’era alcuna cassaforte, allora hanno puntato direttamente al denaro, compreso l’incasso della giornata di lavoro che l’uomo aveva con sé: contanti nascosti in casa e all’interno di un borsello. Un ‘lavoro’ andato avanti per oltre un’ora, senza che nessuno si accorgesse di nulla e che ha consentito alla banda di battere centimetro per centimetro l’abitazione, devastandola, in cerca di oggetti di valore.

L’indagine Dopo aver ‘svuotato’ la villa, priva di sistemi di allarme, i tre malviventi – che hanno agito con i volti coperti da passamontagna e guanti alle mani – sono fuggiti a piedi per raggiungere l’auto lasciata, sembra, a diverse decine di metri di distanza dall’abitazione. Solo dopo alcuni minuti il commerciante, sotto shock,  è riuscito a liberarsi e a dare l’allarme al 113. Nonostante la terribile serata in cui è rimasto suo malgrado coinvolto, l’uomo non ha comunque riportato ferite o lesioni e per questo ha preferito non recarsi in ospedale per un eventuale controllo da parte dei sanitari. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Marco Stramaglia, partono dalla descrizione fornita dei tre soggetti che – stando all’accento – sarebbero tutti originari del sud Italia, probabilmente della Campania. Spetta alla polizia di Stato, in particolare agli agenti della squadra Mobile coordinati dal vice questore Alfredo Luzi, che anche sabato mattina sono tornati sul luogo della rapina, il difficile compito di dare un nome ed un volto ai malviventi che hanno creato terrore e scompiglio alle porte della città.

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