Terni, toto-giunta: spunta l’ex Sii Bernardi

Il sindaco Di Girolamo alle prese con l’integrazione dopo le dimissioni di Stefano Bucari. Il Riesame prende ancora tempo per Pierdonati e Nannurelli

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Difficile, stando ai rumors (che Terni non si fa mai mancare) ipotizzare un ‘rimpasto’ politico nella giunta comunale: ‘promuovere’ assessore il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Mascio – per dire – provocherebbe più problemi di quanti ne potrebbe risolvere. Ci sarebbe di rivedere, probabilmente, l’intero ufficio di presidenza (composto da Michele Pennoni e Federico Brizi) e la faccenda sarebbe complicata. Far cambiare di posto ad un consigliere comunale, dovrebbe tener conto di chi lo andrebbe poi a sostituire, pescando tra i ‘primi non eletti’ delle varie liste. E pure questa sarebbe un’operazione da bilancino del farmacista.

Giacomo Leonelli, segretario regionale del PD

I tecnici Complicato, però, anche pensare che un professionista cittadino possa ipotizzare di farsi coinvolgere – come assessore tecnico – in una giunta che ha già attaccato addosso il bollino (i vertici del PD lo hanno detto chiaro) della scadenza

L’INCHIESTA IN COMUNE

L’ipotesi E così pare che il sindaco Di Girolamo abbia pensato a Graziano Bernardi, bergamasco 62enne, ex amministratore delegato di Sii (il Servizio idrico integrato), di recente sostituito con Alessandro Carfì, al quale avrebbe chiesto di fare ‘il sacrificio’: entrare in giunta, così da ripristinare il numero legale.

Manca un assessore Dopo le dimissioni di Stefano Bucari, l’esecutivo di palazzo Spada risulta composto solo da cinque persone (oltre al sindaco ci sono gli assessori Malafoglia, Piacenti D’Ubaldi, Giacchetti e De Angelis, che potrebbe essere convinta a restare fino a fine corsa, visto che tanto in questi due o tre mesi non sono in progetto iniziative che la riguardino direttamente) e questo la mette nelle condizioni di non essere operativa. Il quinto assessore è indispensabile e Di Girolamo avrebbe pensato ad un tecnico che, avendo già avuto modo di operare ‘su piazza’ avrebbe meno problemi di integrazione. Sempre tenendo presente che il periodo di permanenza sarebbe decisamente limitato.

Pierdonati e Nannurelli

Riesame silente Nessuna notizia, intanto, dal tribunale del Riesame: i due dipendenti comunali (il dirigente Pierdonati e il funzionario Nannurelli) la cui posizione è stata esaminata martedì scorso, dovranno ancora attendere per sapere se potranno tornare al lavoro o dovranno ‘scontare’ i sei mesi di sospensione dal lavoro inflitta dal gip di Terni, Federico Bona Galvagno in seguito alle indagini relative alla ‘operazione Spada’.

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