Terni: «Tumulazioni, ritardo che fa male»

Un’attesa non lunga ma evidentemente spiacevole per una donna ternana: «Una sola ‘squadra’ per 16 cimiteri è insufficiente»

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Un disagio vissuto sulla propria pelle, una tumulazione – quella del padre 79enne – avvenuta il giorno successivo il funerale, nonostante le rassicurazioni fornite. Alla base dell’episodio, il numero limitato di addetti – una sola ‘squadra’ – per eseguire questa mansione in tutti e sedici i cimiteri del comune di Terni (Cesi, Papigno, Collescipoli, Rocca San Zenone, Collestatte, Torre Orsina, Piediluco vecchio, Porzano, Poggio Lavarino, Acquapalombo, Miranda, Battiferro, Cecalocco, Collelicino) alcuni dei quali sprovvisti di obitorio.

Il racconto A far presente la situazione è una donna ternana a cui il 1° gennaio è venuto a mancare il padre. Su indicazione dell’agenzia funebre a cui si rivolge, il funerale viene fissato per il primo pomeriggio del 2 gennaio per poi procedere – il giorno stesso – alla tumulazione. Ma così non è andata: «Quando il 2 gennaio siamo andati a pagare la tassa prevista (66 euro, ndR) presso gli uffici comunali, ci è stato fatto presente che a causa dell’elevato numero di salme presenti a Terni, a fronte di una sola squadra disponibile, la tumulazione di mio padre a Collescipoli sarebbe slittata al giorno seguente».

La riflessione «Per noi è stato sicuramente un dispiacere, un disagio. Non vogliamo credere che esistano cimiteri di serie ‘A’ e altri di serie ‘B’, anche se la problematica ci sembra piuttosto legata alla scarsa disponibilità di risorse umane, e quindi economiche, da parte del Comune per tali servizi». Nell’ultimo weekend, sempre presso il cimitero di Collescipoli, la salma di un’anziana è rimasta nell’obitorio per oltre due giorni: un segnale non confortante, specie in un ambito in cui gli aspetti umani ed emotivi rivestono un ruolo centrale.

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