Terni, un vicolo cieco per l’ex mercato

In attesa della sentenza del Consiglio di Stato, l’assessore Corradi ammette: «Non è detto che riusciamo a trovare soluzioni. Comunque vada, ci sono problemi»

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di S.F.

La sintesi pressoché perfetta della situazione, ferma da anni, la espone lo stesso assessore ai lavori pubblici Sandro Corradi: «Qui c’è da salvare capra e cavoli, punto. E non giriamoci intorno: Coop non ha intenzione di fare ciò che era previsto, stiamo cercando di uscire dall’impasse ma non è detto che troviamo soluzioni». Ex mercato coperto, indecisione e attesa del Consiglio di Stato: comunque vada, in sintesi, sarà un problema. La soluzione è lontana: il punto della situazione – post successo è stato fatto nella I° commissione consiliare

Corradi in commissione

L’ACCORDO DEL DICEMBRE 2010 PER L’ALIENAZIONE DELL’IMMOBILE

Bagarre infinita La querelle tra le parti va avanti – la deliberazione del bando è datata novembre 2008, poi l’aggiudicazione e via via tutti i guai successivi, fino al ricorso al Tar – da anni, ma di passi in avanti ben pochi. Anche perché senza la decisione del Consiglio di Stato poco si può fare: «Pendono – ha esordito Enrico Melasecche di IlT – due ricorsi, quello della Coop Centro Italia – nel 2014 Grandi Magazzini Superconti S.p.A. – e quello dei commercianti, per quel che mi riguarda sono perplesso dell’opera di maquillage che vogliono fare». Poi un breve siparietto che fotografa a dovere il blocco attuale: «Spero che Corradi ci dia buone notizie», sguardo di risposta dell’assessore, sorriso e cenno con il capo a mo’ di negazione.

‘CONCERTO DAI BALCONI’, PIAZZA DEL MERCATO RIVIVE CON LA MUSICA

Luigi Bencivenga in tackle su Corradi

Perplessità, realtà e sottosuolo Corradi si adagia sulla posizione di Melasecche, tuttavia concede a Coop un’attenuante: «Sono perplesso, alla vostra pari, nel consentire a Coop di operare in maniera difforme rispetto a cià che era stato proposto da loro ed era nel bando. Il punto, comunque vada, è che non vogliono realizzare quel tipo di piano, inutile girarci intorno: ho avuto due incontri con loro rappresentanti e stiamo lavorando a diverse soluzioni per cercare di uscirne. Voglio tuttavia spezzare – il consigliere Luigi Bencivenga scatenato nel contempo in sala consiliare e richiamato all’ordine, ndr – una piccola freccia a favore di Coop: quel lavoro fu realizzato da mio padre e dall’architetto Carlo Giani, trovarono cunicoli pieni di cemento non armato. Io credo che, in caso di scavo in quella zona, potrebbero trovare sorprese importanti, magari c’è anche del materiale archeologico. D’altronde si parla di palificate da ventuno metri complessivi, sette fuori e quattordici nel sottosuolo. Ecco, consentitemi di dire – fa riferimento al progetto originario che prevede parcheggi interrati – che ho dei dubbi». Senza posti auto, in un contesto come quello di piazza del Mercato, poco si fa.

I COMMERCIANTI DELLA ZONA: «STIAMO MORENDO»

Valdimiro Orsini

Soldi, indecisione e vicolo cieco Il Comune non sa come muoversi in definitiva. Perché comunque vada si verrebbe a creare una situazione non certo rosea: «Stiamo valutando – ha aggiunto Corradi dopo aver ricevuto una discreta frecciata da Bencivenga (Progetto Terni) – tutto anche con il segretario generale, dal punto di vista giudiziario e legale. L’interesse nostro non è annullare la convenzione: loro all’epoca offrirono 8 milioni e 151 mila euro contro i 5 milioni e 200 mila che avevamo inserito nel bando come base d’asta (1 è stato versato). Bisogna salvare capra e cavoli e non voglio trovarmi ‘appiccato’ in questa situazione. Se vince Coop si rimette tutto in discussione e non so su che strada si proseguirebbe; se vince il Comune – l’ipotesi di Corradi – succede che loro non fanno ciò che è ne bando, si va alla rescissione contrattuale e per me, cho ho tre milioni (parla del disavanzo tra 5,2 e 8,1) in più rispetto alla valutazione del Comune, è un problema». Pronta replica di Melasecche: «Si chiedono i danni in tal caso». L’assessore annuisce.

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE BLOCCATA

Piazza del mercato in occasione del ‘Concerto dai balconi’

Mani legate e critiche: «Pressapochista» In definitiva – non una novità, ma si ribadisce che non c’è molto spazio di manovra – «non c’è lo strumento per obbligare Coop a fare quel tipo di intervento e le soluzioni che stiamo provando a trovare vertono tutte sul restyling della struttura esistente. Non è detto che ci riusciamo». In precedenza Bencivenga, particolarmente attivo sulla questione, era entrato in tackle su Corradi: «Lei non ha dimestichezza – le parole del consigliere – con le convenzioni per me. Non ha studiatobene i documenti. Deve parlare con cognizione di causa. È pressapochista». C’è chi mette in campo una possibile via d’uscita: «C’era un progetto – le parole di Renato Bartolini (Pd) – ben definito e vorrei delucidazioni su questi confronti privati dell’assessore per apportare modifiche. Si può, magari, valutare la rescissione. Mi ricordo che la cifra complessiva era di 23 milioni, 8 dei quali per l’acquisto dell’immobile». Per Marco Cecconi (Fdi-An) «c’è una convenzione in essere ed è un dato certo; può essere riaggiornata  come fatto in altre circostanze. L’obiettivo principale è strappare al degrado piazza del Mercato». Il tutto mentre veniva ricordato l’ottimo riscontro del ‘Concerto dai balconi’ e la necessità di trovare – ci si prova da anni senza risultati – una svolta.

LA REVISIONE DELLE PREVISIONI URBANISTICHE PER POSSIBILE ACCORDO TRANSATTIVO

Conti e impossibilità La via della forzatura contrattuale, insomma, si vorrebbe evitare. E anche l’opposizione, in linea di massima, non è distante da questa posizione: «Il Comune deve riscuotere – conclude Melasecche – 7 milioni da Coop per la cessione della struttura e, dunque, per rescindere il contratto dovrebbero tirar fuori questa cifra perché è stata inserita a bilancio. A ciò si aggiungerebbero 3-4 milioni per la ristrutturazione e visto il periodo del Comune non si può fare. Bisogna sollecitare il Consiglio di Stato, è tutto nelle loro mani». Tutto immutato, c’è sempre da restare in attesa di palazzo Spada. Quello romano.

L’ADOZIONE DEL PIANO DI ATTUAZIONE, 2008

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