Terni: «Verificare il casellario giudiziale per chi opera nelle ‘controllate’»

Lo chiede, al sindaco e all’assessore competente, il consigliere comunale Emanuele Fiorini

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di Emanuele Fiorini
Consigliere comunale – Terni

Ho depositato un’interrogazione, rivolta al sindaco ed all’assessore competente, inerente agli accertamenti dei requisiti generali per accesso alla pubblica amministrazione. Premesso che non possono accedere agli impieghi gli esclusi dall’elettorato politico attivo e i destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione, per persistente insufficiente rendimento, o dichiarati decaduti da un impiego statale, coloro che hanno riportato condanne penali o che hanno procedimenti penali pendenti che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, la costituzione del rapporto d’impiego con la pubblica amministrazione nonché coloro che hanno subito condanne penali, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, ai sensi dell’art. 35 bis D.Lgs. 165/01.

Richiamando l’articolo 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 ai sensi del quale è comprovato con dichiarazione sottoscritta dall’interessato il fatto di: aa) di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di sicurezza e di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale; bb) di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali.

Visto l’articolo 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 ai sensi del quale ‘chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal presente testo unico è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia’, considerando che è potere e dovere del Comune prima dell’instaurazione del rapporto verificare la veridicità di quanto oggetto di autodichiarazione, visti gli articoli: art. 71, comma 1 DPR 445/2000, ai sensi del quale le amministrazioni procedenti sono tenute ad effettuare idonei controlli, Art. 71, comma 2 DPR 445/2000 ai sensi del quale i controlli riguardanti dichiarazioni sostitutive di certificazione sono effettuati dall’amministrazione procedente consultando direttamente gli archivi dell’amministrazione certificante ovvero richiedendo alla medesima, anche attraverso strumenti informatici o telematici, conferma scritta della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei registri da questa custoditi.

Chiedo di sapere se questo ente, in ordine a tutte le procedure concorsuali e di selezione dallo stesso avviante nell’anno 2022, anche ai fini della nomina di rappresentanti dell’ente stesso in altri enti e aziende, ha provveduto ad accertare la veridicità di quanto oggetto di dichiarazione sostitutiva, in ordine al possesso dei requisiti generali sopra specificati, anche mediante la consultazione del casellario giudiziale.

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