Terni, vetro off-limits per il Cantamaggio

Ordinanza del sindaco Di Girolamo in vista della sfilata dei carri: dalle 21 di domenica alle 3 di lunedì niente vendita per asporto

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Sei ore ‘antivetro’, dalle 21 – orario di inizio della sfilata – di domenica sera alle 3 del mattino di lunedì. Né vendita per asporto né detenzione di bevande con contenitore in vetro, con alcune eccezioni: il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo ha firmato l’ordinanza in vista del ‘Cantamaggio’.

L’ORDINANZA ANTIVETRO

Il provvedimento e le vie Dunque tra domenica sera e lunedì notte divieto di «vendita per asporto da chiunque effettuata, anche tramite distributori automatici ovvero presso circoli privati, pubblici esercizi o strutture ricettive, di bevande in contenitori di vetro e di detenzione, ai fini dell’immediato consumo, di bevande in contenitori di vetro». Le zone interessate sono quelle di via Carducci, viale Porta Sant’Angelo, via G. Borsi, via Battisti, viale Nobili, piazza Dante Alighieri, via C. Dentato, viale Brin, viale Campofregoso, Lungonera Savoia, Ponte Romano, Corso del Popolo, via Lattes, via Aleardi e via Prati.

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Le eccezioni In realtà nell’ordinanza viene specificato che, nell’area interessata dall’evento, «la somministrazione di bevande in contenitori di vetro è consentita unicamente a condizione che la stessa avvenga all’interno dei locali di esercizio di attività regolarmente legittimate; nel caso di somministrazione all’esterno di tali attività, la medesima venga esercitata presso le rispettive pertinenze esterne, purché regolarmente autorizzate laddove ubicate su suolo pubblico e in conformità ad ogni vigente disposizione in materia, esclusivamente tramite servizio assistito al tavolo;  in entrambi i casi è fatto obbligo a carico degli esercenti di rimuovere immediatamente, al termine della consumazione, i contenitori in vetro a tal fine utilizzati».

Leopoldo Di Girolamo

Il rischio e il decoro urbano Cosa succede a chi non rispetta l’ordinanza? «Punizione con la sanzione prevista dall’art. 650 del codice penale (arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro». Il sindaco, nell’elencare le ragioni per il provvedimento, spiega in particolar modo che «l’imponenza dell’afflusso registrato comporta la necessità di adottare opportuni provvedimenti, tali da contemperare anche tutti gli aspetti di pubblico interesse coinvolti, inclusi quelli connessi all’ordine ed alla incolumità pubblica, oltreché quelli relativi al decoro urbano, tenuto conto del fatto che nei luoghi pubblici vengono sovente abbandonati e talvolta frantumati i contenitori delle bevande, che costituiscono fonte di pericolo per coloro che hanno diritto di fruire di tali spazi, con particolare riferimento ai soggetti deboli quali i bambini e gli anziani».

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