Terrorismo, 2 espulsi: sostenevano l’Isis

Indagine della Dda di Perugia: i due, di 32 e 26 anni, via dall’Italia per «motivi di sicurezza dello Stato». Sono domiciliati a Gubbio e Umbertide: favorito invio di foreign fighters

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Il Viminale

 «Dagli accertamenti compiuti dal Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri nell’ambito in un’indagine della Dda di Perugia, i due stranieri sono risultati aperti sostenitori dell’organizzazione terroristica internazionale denominata Stato Islamico, avendo intrapreso un percorso di radicalizzazione di tipo jihadista». Questa la motivazione che ha fatto scattare l’espulsione di due cittadini marocchini domiciliati in Umbria. Lo rende noto il ministero dell’Interno: rimpatriati in Marocco.

Il pericolo Si tratta di due cittadini di 32 e 26 anni, domiciliati a Umbertide e Gubbio. Entrambi sono stati espulsi per «motivi di sicurezza dello Stato» e sono indagati per aver «allacciato e mantenuto contatti, anche attraverso il web, con soggetti dimoranti in Marocco e Francia attestati su analoghe posizioni radicali e per aver favorito l’invio nel teatro di guerra siro-iracheno di aspiranti combattenti (cosiddetti foreign fighters), intenzionati ad unirsi alle milizie jihadiste attive nell’area, oltre ad aver sostenuto economicamente alcuni combattenti».

Il 32enne inoltre – fa sapere il ministero dell’Interno – era già stato arrestato in Marocco nel 2016 dalle autorità locali (seguì la condanna) con l’accusa di «finanziamento a gruppi terroristici di matrice jihadista». Per i due c’è il rimpatrio nel loro paese.

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