Rinviato a giudizio per molestie e minacce verso l’ex compagna e la figlia, che oggi ha 7 anni, nata dalla relazione fra i due. Questa la decisione del gup di Terni nei confronti di un 46enne di Attigliano (Terni) che, dopo la fine del rapporto con la donna nel 2018, ha messo in atto tutta una serie di condotte tali da costringere l’ex a denunciarlo. L’indagine è stata condotta dagli agenti della polizia locale associata di Attigliano, Guardea, Giove e Penna in Teverina coordinati dal comandante Chieruzzi.
Situazione pesante
Dopo la fine della relazione, il 46enne ha iniziato a tempestare l’ex di messaggi e telefonate ad ogni ora del giorno e della notte, con contenuti in alcuni casi decisamente minacciosi e violenti. Molestie che sono andate avanti per diverso tempo, con l’uomo che, in più di un’occasione si è intrattenuto arbitrariamente presso l’abitazione della donna, ben oltre il tempo consentito per far visita alla figlia. Minacce e gesti violenti non hanno risparmiato neanche la bambina, tanto che pochi giorni prima dello scorso Natale il 46enne, in evidente stato di alterazione psico-fisica causata dall’abuso di alcol, le ha stretto fortemente i polsi arrivando a farla piangere, dopo il rifiuto della piccola a seguirlo.
Scenata nell’agriturismo
Un altro episodio spiacevole risale allo scorso gennaio quando, presso un agriturismo dove si trovava in compagnia della figlia, il soggetto aveva dato in escandescenze arrivando a minacciare alcuni dei presenti. Nei suoi confronti l’autorità giudiziaria si era vista costretta ad applicare la misura del divieto di avvicinamento anche in seguito al fatto che aveva cambiato la serratura della porta d’ingresso dell’abitazione dell’ex, impedendole di entrare in casa. Elementi ora sfociati nel processo il cui inizio è imminente.
