Turismo, l’Umbria di nuovo meta preferita

Dopo i mesi bui del post sisma, il cuore verde d’Italia torna in cima alle preferenze dei turisti anche stranieri: più 25% di arrivi

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Un Ferragosto scivolato via tra qualche acquazzone e un’estate calda e afosa che, però, sembra non aver ostacolato la ripresa del turismo in tutta l’Umbria.

In ripresa Sono dati positivi, seppur ancora parziali, quelli registrati dall’osservatorio regionale sul turismo per l’Umbria. Nel periodo da gennaio a maggio 2018, infatti, l’Umbria ha fatto registrare un 25,42% in più negli arrivi e 14,42% in più nelle presenze rispetto allo stesso periodo del 2017. Sembra lontana, dunque, l’eco di un terremoto che, pur avendo colpito solo una piccola parte della regione, la scorsa estate aveva fatto registrare un Ferragosto sottotono. E’ in ripresa, dunque, la voglia di scoprire il cuore verde d’Italia, anche se il confronto con il 2016 mostra ancora un saldo negativo. Due anni fa, infatti, nei primi cinque mesi dell’anno gli arrivi erano il 6% in più del 2018, mentre le presenze il 3,2% in più.

I numeri Più nel dettaglio, da gennaio a maggio 2018 i flussi turistici dichiarati dalle strutture ricettive umbre fanno registrare 823.551 arrivi e 1.785.553 presenze, con un incremento positivo dei turisti stranieri superiore complessivamente al 6%. Nei 12 mesi del 2017, invece, si sono contati 2.125.693 arrivi e 5.484.573 presenze, numeri che albergatori e rappresentanti del settore contano di superare già dopo la fine delle vacanze estive.

Perugino La parte del leone, anche quest’anno, la fa la provincia di Perugia, con oltre 689 mila arrivi contro le 134 mila della provincia di Terni. In particolare, nel perugino, è Assisi la capofila, con 209 mila turisti in visita nei primi cinque mesi del 2018. Segue Perugia, con 175 mila, Foligno, 77mila, il Trasimeno, 54mila, Gubbio, 41mila e Spoleto con 35 mila. Nel Ternano, invece, spicca su tutti Orvieto, con quasi 70 mila arrivi, seguito da Terni, 56mila e l’Amerino, con 9 mila. Turisti per lo più italiani – gli stranieri, in totale, sono 233 mila, e preferiscono di gran lunga una vacanza in albergo piuttosto che in esercizi extralberghieri, scelti, questi ultimi, da circa 185mila italiani e 62mila stranieri.

Occupazione Segnali incoraggianti, dunque, che segnano una ripresa anche occupazionale e che era già stata fotografata da Federalberghi già a Pasqua. Un’indagine, quella dell’associazione di categoria, che mostra come oltre ad aumentare l’occupazione, con oscillazioni variabili tra il 10 e il 50%, l’Umbria si stia lentamente riposizionando sui risultati pre-terremoto.Ad aiutare nell’impresa anche tutta quella serie di eventi e festival estivi che fanno conoscere la nostra regione in tutta Italia e anche all’estero: da Umbria Jazz al Festival dei Due mondi, passando anche per tutte quelle iniziative che promuovono l’immagine dell’Umbria come terra di turismo sostenibile legato alla bellezza del territorio.

Gli stranieri Caratteristiche, queste, che piacciono soprattutto all’estero. Tra gli stranieri sono gli americani i maggiori estimatori delle bellezze umbre, con oltre 35mila arrivi e 84mila notti trascorse nelle strutture ricettive. Seguono i cinesi, 30 mila arrivi, i tedeschi, 22mila, gli inglesi e i francesi, 11 mila arrivi e gli olandesi: 8mila arrivi e oltre 30 mila presenze.  22mila, i cinesi,

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