Turismo, San Valentino non fa il miracolo

A Terni alberghi pieni solo per la maratona di sabato. Federalberghi: «Puntiamo sugli sport, ma serve un sostegno»

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di F.L.

Turismo e San Valentino? Anche quest’anno viaggiano su due rette parallele. A meno che non si parli di sport, l’unico settore grazie al quale gli operatori turistici del territorio ternano possono sorridere in termini di presenze. Come prevedibile, sono pochi, pochissimi, infatti, gli arrivi registrati nelle strutture ricettive di Terni in occasione della festa del patrono della città e degli innamorati. Decisamente migliore la situazione nel prossimo weekend, quando si svolgerà l’ottava edizione della Maratona di San Valentino che vedrà la partecipazione di oltre 2.500 atleti.

SAN VALENTINO, TERNI SI AFFIDA AI SUOI RITI

La fiera di San Valentino

Tutto pieno, ma per una notte Lo avevano già annunciato gli organizzatori dell’evento sportivo, l’Amatori Podistica Terni, non solo gli alberghi della città, ma anche di Narni, San Gemini e della Valnerina hanno fatto il pienone. E sono gli stessi esercenti a confermarlo. «Abbiamo tutte le camere occupate» è il ritornello che viene ripetuto dall’hotel De Paris al Valentino, dal Garden al Michelangelo. Un boom – anche se per una sola notte, quella di sabato – che risolleva le sorti di una settimana in chiaroscuro. «L’anno scorso c’è stato sicuramente più movimento nel giorno di San Valentino – spiegano dal De Paris -, il fatto che sia caduto di mercoledì di certo non ha aiutato. Ed in ogni caso le iniziative commerciali che vengono organizzate in città non sono ancora in grado di attirare l’attenzione dei turisti». Parlano senza mezzi termini di un vero e proprio «flop, come ogni anno a questa parte» al Valentino, un po’ meglio la situazione al Garden, dove un evento organizzato mercoledì sera nell’ambito del programma delle iniziative valentiniane – un concerto al pianoforte del pittore americano Mark Kostabi – ha reso più ‘movimentata’ la settimana.

Lo sport «È inutile, quando San Valentino è in mezzo alla settimana non c’è una richiesta significativa – spiega la titolare del Garden, Elisabetta Ruozi Berretta -. E’ difficile che la gente prenda le ferie per trascorrerle a Terni, non attira abbastanza. Diversa la situazione il prossimo weekend, quando oltre alla maratona è previsto anche un altro evento legato alle bocce». È da qui, dallo sport, allora, che parte la riflessione di Ruozi Berretta, che parla anche come vicepresidente di Federalberghi provinciale, l’associazione di categoria più rappresentativa del settore. «Lo diciamo da tempo e ormai ci siamo stancati di dirlo: Terni potrebbe lavorare con qualsiasi evento sportivo, si presta perfettamente. Già da gennaio abbiamo avuto quattro o cinque iniziative grandi grazie alle quali siamo riusciti a riempire le strutture, ormai organizzate appieno per ricevere la clientela sportiva, che ha orari ed esigenze culinarie diverse dai turisti. Il problema però è sempre economico, perché chi organizza eventi ha bisogno di un sostegno, noi cerchiamo di dare una mano, ma se manca l’aiuto del pubblico è dura. Sappiamo che il momento difficile, ciò che è stato organizzato va, per il resto vedremo cosa succederà».

Gospel in cattedrale nel 2017

Umbria Jazz Spring A proposito di grandi eventi, la riflessione della rappresentante di Federalberghi vira poi su Umbria Jazz Spring, in programma dal 27 al 30 aprile. «Il cartellone è stato presentato la scorsa settimana – continua – ma fino a lunedì sul sito non era consultabile, tra l’altro cade in un periodo in cui c’è un altro evento sportivo, i campionati italiani di tennistavolo. Vedremo come andrà, averlo saputo qualche mese prima, a differenza dei 20 giorni dello scorso anno, è già qualcosa, ma finora non abbiamo avuto nessuna prenotazione. Occorre che venga fatta promozione, così come avviene per Umbria Jazz a Perugia, la cui propaganda arriva fino in America. Noi stessi lavoreremo per promuovere UJS, ma a Terni c’è anche un problema di spazi per gli eventi, il massimo che la città può offrire sono i 500 posti del Cmm, è difficile richiamare tanta gente con location talmente piccole». E allora la conclusione di Ruozi Berretta è un po’ amara. «Noi ce la stiamo mettendo tutta, per cercare di risollevare questa città – chiude – , ma niente è semplice. Speriamo che, chiunque ci sarà in Comune da domani in poi, capisca le problematiche della città e cominci a lavorare nel verso giusto. Noi siamo pronti da anni, come Federalberghi e come singoli operatori, ma se non c’è l’aiuto delle istituzioni diventa complicato».

Melasecche «Sono trascorsi venti anni – il commento del consigliere comunale di IlT, che parte dal 1998 per parlare del tema – ma, mi chiedo, dopo quella indispensabile riqualificazione cosa è stato poi prodotto? Furono segati i cipressi dall’incultura di assessori e funzionari ignoranti per sostituirli con delle magnolie spelacchiate. Fu creata l’Associazione eventi valentiniani di cui è meglio non parlare. Sono stati ogni anno finanziati spettacoli ed eventi di vario genere, assessori e dirigenti del Comune sono piacevolmente volati in Giappone, a Londra ed in molte altre città, per aprire a flussi di migliaia di turisti per far conoscere in tutto il mondo Terni come la città di San Valentino. Questo sindaco non ha neanche realizzato in nove anni il giardino zen, impegno preso con la città di Kobe che ci ha dedicato una piazza. Mercoledì nessuno in tv ne ha parlato. Milano si è inventata un Festival dell’Amore. Altre città ne rivendicano le origini».

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