Umbria, agenzia Afor: «Personale carente»

Il sindacato Flai Cgil chiede lo sblocco delle assunzioni: «Età media alta e 40 unità in pensione non sono state mai rimpiazzate»

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L’agenzia Afor, nata in Umbria dopo la dismissione delle Comunità montane e presente su tutto il territorio regionale con cinque compartimenti, «necessità di assunzioni». A dirlo è la Flai Cgil dell’Umbria che chiede «lo sblocco del turn-over imposto dalle leggi 569 del 2012 e 442 del 2017».

Nessun turnover Il sindacato sottolinea come l’organico attualmente in forza all’Agenzia forestale regionale sia composto principalmente da lavoratori con un età media superiore ai 50 anni: «Inoltre, nel dicembre 2016 sono usciti in quiescenza circa 40 dipendenti con la legge pensionistica pre Fornero, senza che nessuno sia stato sostituito».

«Intervenire subito» Attualmente i lavoratori presenti in organico sono circa 500, un numero insufficiente secondo la Flai, che chiede di inserire nuovo personale da specializzare nelle professionalità necessarie e mancanti. «Ci aspettiamo – insiste il sindacato – che le istituzioni prendano subito i provvedimenti necessari per garantire il regolare svolgimento delle attività dell’agenzia, nella tutela e messa in sicurezza del territorio, nell’attività di prevenzione anti-incendio, negli interventi in occasione di calamità naturali e nella cura del verde urbano».

Territorio a rischio L’Agenzia forestale rappresenta per la Flai Cgil «uno degli asset più importanti della regione Umbria, peraltro territorio ad alto rischio idrogeologico. Per questo chiediamo alla giunta regionale di garantire a questo ente una dotazione di personale e mezzi all’altezza delle sfide presenti, a partire dall’emergenza sismica».

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